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Bertotto: "All'Udinese il senso di appartenenza della tifoseria è un valore aggiunto mostruoso"

di Jessy Specogna

Valerio Bertotto, ex capitano dell'Udinese, ha parlato ai microfoni del Messaggero Veneto dei bianconeri.

“L’aspetto più sorprendente di questo gruppo è la ritrovata compattezza di squadra e anche ambientale. Stavo scorrendo dei dati statistici e trovare quasi 14 mila abbonati dopo una stagione in cui è arrivati a un millimetro dal baratro, significa che il senso di appartenenza della tifoseria è un valore aggiunto mostruoso che può riflettersi anche sulla classifica. La squadra è cinica, nel senso in cui l’ho vista capitalizzare e trarre il massimo da situazioni di difficoltà, vedasi le vittorie di Parma, Como e Lecce. Sono segnali indicativi per un progetto a inizio percorso come quello bianconero in cui bisogna anche inserire i nuovi. Arrivare terzi alla sosta permette di lavorare sereni. Guardiamo alla vittoria ottenuta col Lecce senza sei possibili titolari. Se un tecnico ha squadra certe gerarchie si stabiliscono da sole, ma questo non toglie che un allenatore non debba essere bravo a far sentire tutti protagonisti importanti, come si è visto contro i pugliesi, quindi credo che ci sia un bel lavoro da parte del tecnico. Il Milan? Quando vai a San Siro devi metterci tutta la professionalità possibile perché non affronti solo il Milan, ma anche un palcoscenico enorme e impattante. Guai a prenderla con timori, quindi. Anzi, bisogna essere sfrontati anche se il Milan ha ottimi giocatori e creerà le condizioni per una partita tosta e molto dura”.
 


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