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Amelia apre all'Udinese: "Sarebbe gratificante. Meret e Scuffet devono abituarsi alle pressioni della Serie A"

di Francesco Digilio

Il nome di Marco Amelia è stato accostato negli ultimi giorni all'Udinese. Il campione del mondo del 2006 sarebbe stato individuato dalla famiglia Pozzo come secondo portiere ideale alle spalle di uno tra Meret e Scuffet, a cui il 35enne si ritroverebbe a fare da chioccia. Ai microfoni del Messaggero Veneto Amelia ha commentato la possibilità di un trasferimento a Udine, partendo però prima dalla sua opinione su Meret e Scuffet: "Meret lo seguo davvero da tanto tempo. Da almeno cinque anni: era giovanissimo, ma tutti mi parlavano di lui in termini entusiasti per il tempo degli interventi, tanto che dopo averlo visto all'opera tentai di portarlo in Lega Pro per la "mia" Lupa. Niente da fare. L'Udinese scelse di fargli fare un'esperienza da secondo dietro a Karnezis. Scuffet invece l'ho scoperto tardi, solo quando salì alla ribalta per l'esordio in A nel 2014: mi dissi, questo ragazzo non ha paura, deve solo aggiungere al bagaglio un po' di mestiere. Infatti poi andò in B col Como e quest'anno ha ripreso a giocare a fine campionato. Devono farsi l'occhio e abituarsi alle pressioni della serie A. In B se sbagli puoi rifarti, sopra tutti gli errori vengono amplificati: alla fine rischi che, dopo una partita super, fai un mezzo errore che agevola un gol e ti ritrovi sul banco degli imputati. Ecco, se dietro hai uno d'esperienza che ti aiuta anche in questo, durante la settimana, la crescita può continuare ad essere graduale. Come vuole l'Udinese che sta operando per il meglio. Devo dire che venire a Udine per me sarebbe davvero gratificante perché stiamo parlando di una società che sta lavorando in modo realistico e sostenibile sotto tutti i punti di vista. Prendete i portieri: in Friuli ormai c'è una vera e propria scuola, dietro a Scuffet e Meret c'è Perisan ora ai Mondiali con la Under 20. E sotto altri giovani talenti che vogliono allevare passo dopo passo. È solo un aspetto del lavoro tecnico, sul campo. Da mettere accanto a quello sullo scouting in tutto il mondo, una filosofia che ha ispirato molti altri club. Sotto il profilo degli investimenti societari poi, la realizzazione di uno stadio nuovo, all'avanguardia, ha fatto capire che la famiglia Pozzo guarda nella giusta direzione anche per il futuro".


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