Udinese-Inter 0-2, LE PAGELLE DEGLI AVVERSARI: Lukaku decisivo, Sanchez entra e cambia la partita
Inter vittoriosa anche a Udine, grazie alla doppietta di Lukaku. Neroazzurri che partono male e poi, grazie ai cambi, trovano nella ripresa i tre punti.
Padelli 6 - Buona la prima, pur senza fare miracoli. All’esordio in Serie A con la maglia dell’Inter dopo tre stagioni in nerazzurro, si fa trovare pronto.
Skriniar 6 - Fascia da capitano al braccio per l’assenza di Handanovic. Mezzo voto in meno perché nel finale perde una palla sanguinosa su cui Lasagna lo grazia. Per il resto, il solito titano della difesa.
De Vrij 7 - Impossibile chiedergli qualcosa in più. Dalle sue parti non si passa, è lui a far partire la manovra dell’Inter. Monumentale, non si ricorda una sbavatura.
Bastoni 6,5 - Non è certo una novità, ma i 13 anni in meno rispetto a Godin, a livello di esperienza, non si sentono affatto. Perfetto nei tempi di uscita, ha anche la personalità necessaria per rischiare qualcosa col pallone tra i piedi. Unico neo il giallo: salterà il derby, è un’assenza che peserà.
Moses 5,5 - Da rivedere. Al debutto nel nostro campionato, soffre parecchio le incursioni di Sema, che dalle sue parti sfonda spesso e volentieri. Non restituisce altrettanta pericolosità. (Dall’83’ D’Ambrosio s.v.).
Vecino 5,5 - Qualche pausa di troppo, un paio di occasioni sprecate. Alla fine porta a casa la pagnotta: convincente quando l’Inter gioca male, al salire dei ritmi è lui a scomparire un po’.
Barella 6,5 - Fa di tutto, e tutto bene. Subito ammonito per fermare una ripartenza di Lasagna, finché c’è Eriksen in campo si danna l’anima per tenere in piedi un centrocampo in oggettiva difficoltà. Poi torna alle sue rassegne e fa le cose migliori.
Young 6 - Decisiva una sua “parata” col piede su Stryger-Larsen. Attento e preciso dietro, potrebbe fare di più in fase di sganciamento.
Eriksen 5,5 - Da ora in poi, il suo compito sarà far dimenticare un esordio piuttosto scialbo. Prova subito a entrare in partita, ma ne resta sempre sostanzialmente fuori. Esce dopo un’oretta con qualche bel tocco. E poi l’Inter si sblocca. (Dal 58’ Brozovic 7 - Entra e la squadra di Conte segna. Un caso? Probabilmente no. Il croato è semplicemente indispensabile ai nerazzurri).
Esposito 5 - Preferito a Sanchez per sostituire Lautaro, non può essere la stessa cosa e quindi non facciamo il paragone. Detto questo, sbaglia un paio di occasioni, di cui una davvero clamorosa. I numeri ci sono, il ragazzo si farà, vista la giovane età gli si può perdonare un passo falso. (Dal 58’ Sanchez 6,5 - La panchina alle spalle di un classe 2002, seppur dal talento innegabile, gli sarà bruciata. Entra con la voglia di spaccare il mondo e conquista il rigore del 2-0).
Lukaku 7,5 - Promette di fare gol anche a San Siro, nel frattempo Contesi gode la sua verve fuori casa: 12 gol in 11 trasferte, sempre a segno lontano dal Meazza dall’inizio del campionato. Privo del suo partner abituale, si carica l’Inter sulle spalle e la riporta indietro con tre punti vitali nella corsa allo scudetto. Sarà pure buono e caro, ma non fatelo arrabbiare.
Conte 7 - Stavolta vince con i cambi, uno dei fondamentali che spesso gli sono stati contestati in carriera. Legge bene la partita, ridà voglia e verve a Sanchez, indovina gli aggiustamenti a gara in corso: restituire l’Inter alla regia di Brozovic è la mossa che cambia la gara e gli regala la vittoria. Tiene i suoi sempre sulle spine (“Lukaku? Sono contento, ma non è la sua miglior partita”) e tiene anche il passo di Juve e Lazio.