Spezia, Italiano: "Grande soddisfazione. All'Udinese non abbiamo concesso molto"
Vincenzo Italiano, tecnico dello Spezia, è intervenuto nel post partita del match vinto contro l'Udinese. Ecco le parole del tecnico dei liguri: "C'è una grande soddisfazione anche perché non era semplice, sapete tutte le difficoltà che abbiamo. Preparare la partita in un giorno e mezzo e vincere rappresenta una grande soddisfazione. Non abbiamo subito gol, siamo davvero contenti".
Ha avuto una risposta importante.
"Noi siamo ancora in difficoltà. Dopo tre giorni non possiamo aver stravolto tutto. Dobbiamo diventare squadra e avere un'identità ben precisa. Dobbiamo diventare un collettivo che deve farsi rispettare. Non siamo in serie A per andare a fare brutte figure in giro, vogliamo onorare questo campionato. Siamo pronti a sacrificarci".
Galabinov è una certezza.
"È già cambiato verso la fine dello scorso anno. Ha un atteggiamento da leader. Sono felicissimo per i suo gol, ci sta trascinando in questo periodo in cui dobbiamo costruire. Domenica ci aspetta un'altra gara difficile, lo sappiamo e siamo pronti a questo".
Rafael?
"Anche qui c'è stata l'ennesima difficoltà. Sono contento di non aver subito gol, mi dispiace per Zoet. Rafael si è fatto trovare pronto, non è semplice essere decisivo appena entri".
È stata la prima storica vittoria in serie A.
"Nel primo tempo abbiamo giocato molto di più, nel secondo loro hanno alzato il baricentro e con l'uomo in meno abbiamo sofferto. Non abbiamo concesso molto, ma è normale soffrire qui a Udine".
Avete tenuto una squadra corta per tutti i 90'.
"È un accorgimento che abbiamo fatto dopo domenica, dove abbiamo sofferto coi palloni dietro la linea. I ragazzi sono stati bravi su questo, nel primo tempo il vantaggio è stato meritato. Mettere insieme tutto non sarà semplice, ci sarà tanto da soffrire".
Ci siete anche voi per la salvezza.
"Vincere aiuta a lavorare in maniera diversa, con più serenità. Domenica giocheremo contro il Milan, non è semplice avere tre partite simili da neopromossa. Non piace a nessuno essere una vittima ancor prima di iniziare. Noi vogliamo onorare il campo".