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QUI LAZIO: attenzione a Felipe Anderson: ecco perché

di Federico Mariani

C’è preoccupazione in casa Lazio. Lo testimonia il nervosismo di questi ultimi giorni, culminato con la lite tra Stefan Radu ed Edson Braafheid. La stagione non è partita nel migliore dei modi come il popolo biancoceleste si aspettava. La delusione in Supercoppa italiana fa il paio con quella patita ai preliminari di Champions League. La squadra finora non si è espressa sui livelli dell’anno scorso: è mancata l’intensità, la concretezza e la lucidità nei momenti decisivi della partita. Ma un giocatore sembra l’emblema della crisi laziale in questo avvio di stagione: Felipe Anderson. L’anno scorso brasiliano fu uno dei trascinatori dei biancocelesti, grazie alle sue accelerazioni palla al piede ed alla sua fantasia. Quando si accendeva lui, la Lazio cambiava passo. Ma fino ad oggi tutto ciò non è successo. Felipe Anderson non riesce ad incidere, fatica a trovare il suo caratteristico cambio di ritmo, capace di spaccare le difese avversarie. Certamente la preparazione incide ma il ragazzo deve assolutamente tornare protagonista. E il brasiliano vuole dimostrare di non essere sparito già dal match di oggi contro l’Udinese. Sì, sarà lui uno dei pericoli maggiori friulani, nonostante il periodo negativo e nonostante ci sia la possibilità che parta dalla panchina. Il pericolo verrà da lui perché la Lazio di Pioli in contropiede è una squadra letale e con un Felipe Anderson ritrovato fa davvero paura. E spaventa anche ora che non sembra al top perché è un campione e giocatori di questo tipo sono sempre capaci di lasciare il segno. Mai abbassare la guardia quindi: la Lazio ed il suo uomo saranno anche in difficoltà ma vanno temuti ugualmente perché hanno la forza di rialzarsi sempre. Pioli spera che ciò avvenga il prima possibile ma sa anche che la ripresa della sua squadra passerà anche attraverso il recupero di Felipe Anderson.


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