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QUI JUVE - Tutto facile contro lo Young Boys: 3 a 0 nel segno di Dybala

di Stefano Pontoni

Tutto semplice per la Juventus, che fa due su due in Champions League e nove su nove in stagione. Vittoria rotonda per i bianconeri, con Paulo Dybala in vetrina: l’argentino è il protagonista assoluto di una gara senza storia, con una tripletta che lo porta a 4 gol in stagione e regala ai bianconeri il punteggio pieno nel girone di Champions League. Due vittorie su due, cinque gol fatti e zero subiti: Allegri ha tutte le ragioni per sorridere.

ESPERIMENTO BERNA, SEOANE SI COPRE -
Dopo tre panchine consecutive, Federico Bernardeschi torna titolare e lo fa in un ruolo ibrido: Allegri lo schiera a centrocampo con Matuidi e Pjanic, con compiti di raccordo rispetto alla coppia d’attacco formata da Dybala e Mandzukic. Seoane, allenatore della squadra svizzera, si copre in maniera abbastanza prevedibile: fuori un attaccante, Allaré, per infoltire la linea mediana nel passaggio dal 4-4-2 classico dello Young Boys a un più accorto 4-5-1. Primo non prenderle, il messaggio è chiaro.

PARTENZA MORBIDA, SUBITO LA JOYA -
Partenza più semplice, la Juve non poteva chiederla. Pronti via, dopo cinque minuti Bonucci lancia e la palla fende la difesa svizzera come un coltello nel burro. Dybala ringrazia il dormiente Camara e colpisce di prima intenzione col sinistro. Palla in fondo al sacco, subito vantaggio Juve. Che però rischia, dieci minuti dopo: Matuidi salva a porta vuota. Un piccolo brivido, per ricordare ai ragazzi di Allegri che i gialloneri non saranno il Borussia Dortmund ma qualche pericolo lo possono portare.

DYBALA CONCEDE IL BIS -
Ricevuto il messaggio, la Juventus prende il controllo di pallone e territorio, affidandosi soprattutto alla verve di un Bernardeschi in forma straripante. Il modulo ondeggia fra il 4-4-2 in fase difensiva e il 3-4-1-2 quando i bianconeri hanno il possesso della sfera, il numero 33 si sgancia e in un paio di occasioni supera, combinando con Dybala o su azione personale, la retroguardia ospite. È l’argentino, però, a offrire il raddoppio: tiro di Matuidi dal limite, respinta rivedibile di Von Ballmoos, la Joya ringrazia e insacca ancora. 2-0. Surreale l’atmosfera sugli spalti: silenziosi fino al mutismo, al netto dei due boati sui gol, quella della Juve. Fino al 35’ all’Allianz Stadium si sentono solo i tifosi dello Young Boys. Poi la curva canta per Marotta, ma resta zitta per la squadra.

ANDAMENTO LENTO, TRIS DELL'ARGENTINO -
Primi cambi a inizio secondo tempo: Matuidi ha stravinto il duello con Sanogo, escono entrambi. Juve sorniona e lo Young Boys ci prova ma non crea pericoli a Szczesny. C’è tempo per uno spot in favore del VAR: ai bianconeri manca un rigore solare per fallo su Dybala. Che al 69’ decide di portarsi la palla a casa: cross teso di Cuadrado (in crescita col passare dei minuti) dalla destra e scivolata a battere il portiere elvetico. 3-0, Juve padrona del campo e del risultato, avanti un po’ per forza di inerzia e un po’ per manifesta superiorità.

ESORDIO PER KEAN, GLI SVIZZERI CHIUDONO IN 10 -
Archiviata la pratica, Allegri fa riposare Pjanic e Mandzukic: subentrano Khedira al rientro in campo e soprattutto Kean, all’esordio stagionale. Dybala completa la pratica e fa ammattire Camara, che finisce sotto la doccia con qualche minuto di anticipo per doppia ammonizione. Risultato in ghiaccio, avversari in inferiorità numerica e solo il giovane vercellese (che trova anche il gol, partendo però in fuorigioco) a volersi ormai mettere in mostra. La Juve non molla il colpo, ma non serve affondare il coltello nella piaga e infatti finisce così.


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