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QUI BOLOGNA - Donadoni: "A Udine è una partita che conta. Ho fatto quel che dovevo fare in questi tre anni"

di Stefano Pontoni

Conferenza stampa di Roberto Donadoni di chiusura stagione, l'allenatore analizza così la sfida contro l'Udinese. "L'incontro coi tifosi ha avuto un senso positivo fatto con quei termini e modalità. E' stato costruttivo, positivo, sono rimasto piacevolmente impressionato. A Udine conta sempre, non può essere solo una gara a rendere più positiva o negativa una stagione. Cercheremo di fare il meglio possibile ma loro vorranno finire bene la stagione in casa".
Sul rapporto col club. "Chi vede tutto da fuori fatica a trarre giudizi. Io ho lavorato serenamente, non è cambiato niente in termini di atteggiamento. E' chiaro che possano esserci delusione, rammarico, per aver perso l'ultima ma io continuo a fare quel che devo fare".

Sul futuro. "Da lunedì, se ci saranno considerazioni diverse, le affronteremo con serenità e serietà. In questi tre anni ho fatto quel che mi è stato chiesto anche se è chiaro che si possa fare sempre meglio. Arrivai qui con un Bologna in difficoltà e ci siamo salvati, nelle ultime due stagioni la salvezza è stata raggiunta in anticipo. Mi spiace non aver incrementato il livello di punti, si può migliorare ma bisogna avere le idee chiare sui progetti futuri. Mi auguro che ci siano anche altri oltre ai vari Verdi, Pulgar e Diawara, che possano migliorare e pure incrementare il proprio valore. Con Saputo, comunque, parleremo di persona la prossima settimana".
Sugli assenti: "Mancheranno Gonzalez, Palacio, Helander che è squalificato, poi Pulgar e Destro".


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