.

Il gioco di Ferrara

di Alessandra Campodonico

La Sampdoria di lunedì sera sarà un avversario molto ostico per gli uomini di Guidolin. La squadra delle sette sconfitte consecutive sembra ormai un lontano ricordo, quella della debacle contro il Palermo ancora di più: dal derby fino al pareggio di Firenze si è vista una squadra diversa, finalmente con una sua identità. Le lacune ci sono sempre, non si tratta certamente di un top club, però continuando così, con un gioco non spumeggiante ma sicuramente efficace, ha dimostrato di poter mettere in difficoltà qualsiasi avversario.

Ferrara ha fatto di necessità virtù, abbandonando l'iniziale 433 e passando a un meno spregiudicato 451, complice la penuria di attaccanti, la bocciatura di Estigarribia e di altri centrocampisti schierati in attacco. La difesa può sicuramente definirsi un reparto molto solido. I terzini titolari Costa e Berardi non fanno della spinta la loro caratteristica principale, si tratta per lo più di giocatori adatti a coprire. Gastaldello ormai è una certezza, Rossini invece ha dimostrato di essere piuttosto altalenante come rendimento., I portieri Romero e Da Costa riescono a infondere fiducia al reparto nonostrante abbiano caratteristiche differenti: il nazionale argentino ama le uscite, il brasiliano invece ha dimostrato di essere ottimo tra i pali.

Il centrocampo è il vero fulcro del gioco blucerchiato: il trio Maresca Obiang e Poli offre qualità e quantità, inoltre da quando l'ex Inter gioca più vicino alla prima punta è anche riuscito ad andare in goal. Assieme a loro con tutta probabilità ci sarà un tra Tissone e Munari. In attacco giocherà sicuramente Icardi e si auspica anche il ritorno di Pozzi. Spesso si è visto che il collegamento tra centrocampo è attacco poteva funzionare meglio, ma con tutta probabilità la musica lunedì sarà diversa. Con un attaccante d'area come Pozzi, sarà Icardi a supportarlo. Il giovane argentino ha fatto vedere di essere ancora acerbo per quanto riguarda la freddezza sotto porta, ma si può tranquillamente definire un attaccante completo: un lottatore che va a prendersi palla a centrocampo, in grado di segnare o di fare l'ultimo passaggio.

La squadra ha un gioco prettamente difensivo, spesso e volentieri arretrano tutti gli uomini a difendere per poi innescare l'attaccante o i centrocampisti, con una vena realizzativa che la Sampdoria non aveva da tempo: Munari, Maresca e Poli sono andati a segno già due volte sia su azione sia sui calci da fermo, senza dimenticarsi dell'ultimo goal di Krsticic, frutto di una bellissima azione.


Altre notizie