Empoli, Andreazzoli: "Il rigore l'avevo visto come Fabbri. Non capisco come si possa annullare il gol"
Aurelio Andreazzoli, tecnico dell'Empoli, ha commentato ai microfoni di DAZN il pareggio ottenuto contro l'Udinese: "C'è soddisfazione per la partita, quello che ho detti ai ragazzi quando siamo andati dentro, i ragazzi faticano e sarebbe bello lo sforzo venisse premiato. La squadra ha fatto quello che volevamo fare, lo ha fatto fino all'ultimo istante, siamo andati forte fino al 96'. Questi sono commenti soggettivi, ma confermati da numeri oggettivi ed estremamente importanti, nel possesso, siamo entrati spesso in area, abbiamo portato tante azioni manovrate. Chiaramente purtroppo poi nel calcio c'è il risultato che ti fa pendere da una parte o dall'altra, ma a livello di prestazione ci siamo stati".
Gli episodi arbitrali:
"Il rigore lo avevo visto come Fabbri, un intervento non sulla pallama sull'anca, poi è stato valutato in maniera diversa e posso farci poco. Non ho rivisto poi il gol anullato, non capisco perchè non ci sia intenzionalità, l'intervento per difendere è maldestro, ne ho parlato con il quarto uomo e me l'ha spiegata, però magari non l'avesse toccata Bijol, l'ha presa, altrimenti sarebbe arrivata molto più pulito a Caputo. Non capisco come possa non essere considerata una giocata, non voglio però stare a discutere perchè ci stanno gli arbitri, ma non capisco come possa non essere considerata non intenzionale. A Bologna era stato giusto annullare perchè c'era fuorigioco. Ci manca sempre l'accento, siamo una squadra che deve fare molto di più".
Cancellieri?
"A Bologna non mi era piaciuto quando è entrato, però sono persone serie, ci ha fatto vedere oggi il suo livello. Dev'essere una partenza. Può alzare ulteriormente l'asticella".
Italiano oggi era qui a studiarvi:
"Sono talmente forti che non occorre studiare tanto (ride ndr)"
In che momento arriva la sosta?
"La sosta arriva in un buon momento, arriva per rifiatare, anche se purtroppo in diversi andranno via. Speriamo tornino senza altri problemi, perché non siamo in una situazione tale per caricarci altri problemi".