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Donadoni: "Ghirardi? Giusto che ci critichi. Balotelli? Avessi paura del suo carattere..."

di Davide Rampazzo
Fonte: Paolo Grossi per "Gazzetta di Parma"

Il presidente Ghirardi lunedì non aveva nascosto la sua amarezza per il misero punticino messo assieme dai crociati nelle due gare con Pescara e Siena. Ieri Roberto Donadoni ha ammesso che "lo sfogo del presidente ci sta alla luce delle ultime due gare. Abbiamo perso a Pescara e pareggiato domenica, è chiaro che ci possa essere un po’ di rammarico. Il presidente è stato qui dieci giorni fa per fare i complimenti alla squadra. Quando le cose non vanno è giusto che faccia delle osservazioni. Tutto serve, l’atteggiamento costruttivo del presidente e l’appoggio dei tifosi".

Che cosa non ha funzionato domenica? "Il Siena si è disposto molto chiuso nella sua metà campo, con dieci uomini sotto la linea della palla. Avevamo meno spazi e quindi dal punto di vista del gioco è dura. Le qualità individuali di chi ha più proprietà tecnica nel saltare l’uomo in questo tipo di gara emergono, nel primo tempo la nostra squadra su questo piano è mancata. E’ chiaro che ci doveva essere una maggiore velocità nel muovere la palla e nel muoverci senza palla e lo abbiamo fatto poco".

Biabiany non è più efficace sulla fascia? "E’ bello perché quando lo faccio giocare da esterno mi sento dire l’opposto. Penso che serva maggiore equilibrio nelle valutazioni. Non si può avere la botta piena e la moglie ubriaca, l’importante è che sia in campo, se si trova giocare spalle alla porta di certo non dipende solamente dalla posizione in campo ma anche dalla bravura nell'interpretare il ruolo".


E comunque a Udine il problema sarà rimpiazzarlo. "Ma non è un problema, assolutamente. Non era un problema quando non c’era Amauri o quando non c’è stato Valdes. Quando ho a disposizione tutta la rosa è meglio, sono amareggiato quando ci sono gli infortuni più che per la squalifiche. Quando uno manca è una chance per gli altri. Abbiamo valide alternative tra Belfodil, Palladino, Sansone e Pabon. Gli attaccanti li abbiamo, bisognerà vedere come stanno".

Ninis e Marchionni sono in ballottaggio? Perché molti vorrebbero vedere il greco, che è anche più giovane, più spesso in campo. "Dal punta di vista tecnico non credo che Marchionni sia inferiore a Ninis. E il discorso dell'età lo accetterò quando lo sentirò fare per Totti, che ne ha 36 mentre Marchionni ne ha 32. Siamo sempre li, se avesse giocato Ninis e non avesse fatto una buona partita allora si diceva il contrario. E’ chiaro che io non mi offendo, però mi sembra molto aleatorio. Qui non abbiamo ancora la sfera di cristallo. Ci sono anche gli avversari che mettono magari un giocatore invece che un altro nelle condizioni di giocare meglio"

Come valuta il lavoro di Prandelli imperniato sui giovani? "E' una una politica che andava fatta, il suo lavoro pagherà nella misura in cui tutti ragioniamo nello stesso modo e capiamo che questo è un passaggio obbligato. E’ una strada che va intrapresa con i pro e i contro, ci vuole equilibrio e dare tempo a una squadra di crescere. Si sta ringiovanendo molto e avremo dei benefici importanti lasciando da parte le chiacchiere e le polemiche"

Parlando di fantamercato, il presidente Ghirardi prenderebbe Balotelli a braccia aperte. Lei lo allenerebbe volentieri? "Basta che non arrivi qui con la macchina mimetica ... Scherzi a parte se avessi paura del suo carattere farei il salumiere e non l'allenatore. E' un campione, ma credo che attorno a lui troppa gente giochi sul suo “personaggio”. Mancini cerca di fare il suo bene, ma si crea sempre attorno a lui un alone negativo e questo secondo me impedisce al ragazzo di capire quanto possa veramente valere"


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