.

Chi ci insegue ci crede! Ora serve guardarsi dietro

di Stefano Pontoni

A dodici gare dal termine si profila una corsa salvezza decisamente più interessante rispetto a quelle che erano le previsioni natalizie. La determinazione delle squadre in zona retrocessione è un vero spot per questo campionato che sta fornendo duelli interessanti non solo nelle zone nobili della classifica. E ora anche l'Udinese non può di certo dormire sogni tranquilli e anzi deve cominciare a guardarsi dietro. 
L'Hellas Verona, ad esempio, nel derby di sabato pomeriggio è apparso tutt'altro che rassegnato. Al momento, tra le squadre in coda è quella che gioca meglio. Da quando Delneri è riuscito a far convivere il tandem Toni-Pazzini e ad inserire nell'undici titolare la freschezza di giovani molto interessanti come Gollini, Fares, Wszolek e Ionita il suo Verona ha cominciato a produrre gioco spettacolare ben più di quanto dicano gli ultimi risultati.
I sette punti dalla quartultima dicono che ci sarà ancora tanto da fare, ma il Verona non molla, esattamente come il Carpi di Castori. La restaurazione di gennaio ha prodotto come risultato una squadra emiliana poco spettacolare ma sempre col coltello tra i denti, magari non sempre pericolosa in attacco ma con una difesa molto arcigna e ben organizzata. Momento positivo anche per il Frosinone. Ieri il gruppo di Stellone pareggiando al Matusa contro la Lazio ha conquistato il suo secondo risultato utile consecutivo dando così seguito alla vittoria di Empoli.
Chi insegue ci crede, insomma. Anche perché chi è davanti ha mostrato più di scricchiolio. Il Palermo sta pagando le scelte scellerate del suo presidente, l'Udinese paga un approccio troppo molle alle partite e la Sampdoria da quando è arrivato Montella ha dato il via a una vera e propria caduta libera. Ecco perché Samp-Frosinone di domenica prossima sarà gara tutt'altro che scontata: in Ciociaria si sogna il sorpasso.


Altre notizie