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Cagliari ko al Friuli, Cellino amaro: "Ho spaccato la tv, avevo capito che..."

di Pier Francesco Caracciolo

Dalle parti di Cagliari il clima di amarezza inizia a farsi irrespirabile. La sconfitta sul campo dell'Udinese, prima dopo quattro pareggi consecutivi, c'entra fino ad un certo punto: la delusione, quella vera, è legata alla famigerata questione stadio, che accompagna il club sardo da oltre un anno e mezzo e lo sta costringendo a giocare lontano dalla Sardegna le partite casalinghe.

Massimo Cellino, presidente sempre molto vicino alla squadra, domenica non ha potuto assistere al match dei suoi dalle tribune del Friuli: "Il Cagliari è solo, non gioca più per nessuno. Io stesso non sono potuto andare a Udine per tenere la candela accesa e far così lavorare gli operai anche di notte", le sue parole, riprese da tuttocagliari.net. Il numero uno rossoblù ha accolto con rabbia il ko contro i ragazzi di Guidolin: "Ho spaccato il televisore, già avevo intuito l'andazzo prima che segnasse l'Udinese. Ma se il Cagliari non ha motivo di esistere, chiudiamo tutto e non se ne parla più".


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