Viviani: "Partita meticolosa con il Napoli. Abbiamo tanti giovani di qualità..."
Il vice di Guidolin, Fabio Viviani, è stato intervistato dalla redazione di NapoliSoccer.net in quanto vice della panchina napoletana (era il secondo di Edy Reja) e per commentare a freddo le impressioni dopo Udinese-Napoli di lunedì.
Mister salve, ringraziando lei e l’Udinese calcio per la disponibilità di questa intervista, volevo chiederle se per cortesemente ci fa un commento tecnico sulla partita Udinese Napoli, giocata lunedì. “Lunedì abbiamo assistito ad una partita equilibrata, in cui il Napoli ha fatto una buona partita. Gli azzurri hanno attaccato ma allo stesso tempo sono stati attenti a non far ripartire l’Udinese. Dal canto nostro anche noi abbiamo fatto la stessa gara. Abbiamo giocato una partita meticolosa, senza lasciare agio al Napoli di sfruttare la sua arma letale: le ripartenze. Gli azzurri hanno avuto le occasioni più limpide, ma tutto sommato il pari è il risultato più giusto”.
Ci spiega cortesemente qual è il ruolo dell’allenatore in seconda? “L’allenatore in seconda ha il compito di stare vicino al mister. Qui all’Udinese devo anche gestire l’elevato numero di giocatori durante l’allenamento. Insieme ai preparatori dobbiamo dare meno carico all’allenatore, organizzando in determinati modi l’allenamento”.
Il Napoli segue Muriel. Secondo lei l’attaccante colombiano potrebbe essere utile alla causa azzurra? “Muriel è un fenomeno, è un grandissimo calciatore, deve indubbiamente migliorare, ma ci sono pochi calciatori in giro come lui. Noi ci occupiamo di far crescere e migliorare tutti i giocatori a nostra disposizione. Non conosco i progetti futuri del Napoli, perciò non ti saprei dire se sia un giocatore adatto al Napoli”.
L’Udinese è una squadra che sforna talenti in continuazione. Chi oggi è pronto a lasciare Udine per accasarsi in un club più blasonato? “Se facessi dei nomi farei un torto a qualche giocatore che potrei dimenticare. Anche quest’anno abbiamo in rosa giocatori, che possono essere appetiti da tante società. Abbiamo giocatori giovani (ma anche meno giovani), che posso essere appetiti da squadre di alto livello”.
Come giudica il campionato dell’Udinese? “Ottimo. L’Udinese ad ogni stagione cambia molti giocatori, non è facile ricominciare da capo, con un gruppo nuovo e multietnico come quello che abbiamo a disposizione. Credo che stiamo facendo bene, ma abbiamo ancora voglia di stupire e di fare cose straordinarie”.
Come riuscite a comunicare in un gruppo multietnico, in cui si sono tanti giocatori provenienti dalla più svariate nazioni? “E’ facile dire che il linguaggio del campo è comune. In tutta onestà, non è così! In campo bisogna anche capirsi comunicando con le parole. La società dell’Udinese ci mette a disposizione tutto, anche interpreti, che nel ritiro danno una mano a noi dello staff, a farci comprendere con i nuovi giocatori stranieri. Al tempo stesso danno una mano ai giocatori a farsi comprendere tra loro. Noi membri dello staff ci arrangiamo con spagnolo e inglese, dal momento che un po’ lo mastichiamo. Alla fine però facciamo sempre in modo che la lingua parlata da tutti sia l’italiano; infatti i giocatori partecipano spesso a corsi di italiano, messi a disposizione dalla società, per poter imparare la nostra lingua”.
Ci racconta un aneddoto di quando stava al Napoli? “Ne parlavo stasera alla cena della società. Il coro che parte del “soldato nnammurato” alla fine di ogni gara dopo una vittoria del Napoli è da brividi. Quel coro tocca il cuore di chiunque sia stato a Napoli, è un riconoscimento dei tifosi verso ciò che la squadra ha fatto in campo”.
Ultima domanda: ci da la sua interpretazione tattica riguardante Napoli Juve? “E’ una partita che mi godrò in televisione e spero che sia fortunata per il Napoli. Sono due squadre simili con difese a tre, molto fisiche. Il Napoli potrà avere vantaggi, poiché la Juve è una squadra che tende ad aggredire. Gli azzurri sanno come difendersi quando una squadra aggredisce, ma al tempo stesso sa aggredire gli spazi per ripartire in contropiede. Sarà una partita meno equilibrata di Napoli Udinese”.
Che ricordi porta di Napoli Juventus? “Ho ricordi strepitosi. Abbiamo giocato contro la Juventus sia al Moretti, sia in B, che in A, in tutte queste occasioni non è mai stata una partita banale. Il pubblico ci ha sempre supportata e dato il massimo appoggio. Non è una partita come le altre, il popolo napoletano ci tiene particolarmente a questa partita. Ho sempre dei bellissimi ricordi di questa partita perché spesso si è conclusa con la vittoria del Napoli. Sono momenti indimenticabili, lo stadio San Paolo sa sempre come accompagnare i proprio beniamini. Noi addetti ai lavori siamo abituati a dimenticare subito gli episodi, ma per un allenatore le emozioni di Napoli Juve restano dentro in un modo indelebile … “.
Mister ringraziandola per la disponibilità lei e l’Udinese calcio, le porgendole cordiali saluti. “Ringrazio voi e saluto tutto il popolo napoletano, che ricordo con grande affetto”.