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Leonardi: "L'Udinese merita di più. Avevo contattato Donadoni per il dopo-Marino..."

di Davide Rampazzo

Pietro Leonardi, per 4 stagioni direttore generale dell'Udinese, è intervenuto via streaming su Udinese Channel. Ecco le sue impressioni raccolte dal Messaggero Veneto.
 

Leonardi, per la prima volta nelle ultime due stagioni il Parma si presenta a Udine con più punti dei bianconeri. Il Parma sta crescendo, oppure l’Udinese si è ridimensionata? "É solo una fatalità visto che il campionato è molto equilibrato e gli episodi la fanno da padrone. Ci sono stati momenti in cui il Parma ha raccolto meno di quanto meritasse e lo stesso vale per l’Udinese. Le insidie del calendario poi fanno sempre la loro parte".

Come si presenterà il Parma al Friuli? «Abbiamo fatto una serie di partite molto positive, poi una brutta prestazione a Pescara con sconfitta, mentre non considero brutta la prestazione col Siena visto che per giocare bene bisogna essere in due».

A proposito di gioco, l’Udinese sta avendo i suoi problemi. Lei se li aspettava? E se si, quali sono a suo avviso quelli più urgenti da risolvere? "Innanzitutto va detto che l’Udinese in questi ultimi anni ha fatto miracoli rispetto a una logica legata a una società di provincia. Comunque ha 15 punti, non mi sembra poco, e ha fatto prestazioni importanti, su tutte quella che ho visto col Liverpool. Ripeto, è nella logica delle cose che l’Udinese possa fare campionati importanti e altri meno, ma quello che conta davvero è restare in serie A"

Un po’ come il Parma attuale, società diversa da quella che mise trofei prestigiosi in bacheca. "Beh, c’è una differenza abissale visto che chi ha vinto allora aveva anche investito molto, arrivando poi al crack che tutti conosciamo. Il presidente Ghirardi ha invece pianificato una società che sta crescendo nella solidità e adesso dobbiamo pensare a dare continuità"

La stessa che la società ha garantito a Donadoni, a cui avete da poco prolungato il contratto. A proposito, è vero che per il dopo Marino lei aveva pensato di portare Donadoni a Udine? "Sì è vero, avevamo fatto una chiacchierata ma poi non andò in porto. Donadoni è un allenatore completo, ha valori incredibili, uno staff molto professionale e per una società come la nostra è il top"

E Guidolin? "Con me a Parma ha fatto un risultato importante. É un professionista eccezionale e meritatamente ha avuto i suoi riconoscimenti".

Il pericolo principale del Parma sarà ancora una volta Di Natale. Sorpreso della sua longevità? "No, affatto. É un campione,
come per noi era Giovinco, ma qui in Italia non ne vogliono mai prendere atto. Il fatto di essere italiano ha estremamente penalizzato Di Natale, il giocatore più importante per rendimento degli ultimi 5 anni"

Avendoli conosciuti, chi tra i vari Asamoah, Isla e Handanovic manca di più all’Udinese? "Premesso che cederli rientra in una logica indispensabile, secondo me la base portante di una squadra è nell’ossatura centrale e perciò, senza nulla togliere agli altri, dico Handanovic, che reputo tra i primi tre portieri al mondo"

Il Parma si presenta senza Biabiany, che l’anno scorso fece la differenza al Tardini. "Ci mancherà, è fondamentale per noi, ma abbiamo una rosa ampia e con giovani interessanti come Belfodil, Sansone e Acquah".

Siamo ai saluti. A chi li rivolge? "Un abbraccio forte a tutta la famiglia Pozzo e a tutti i tifosi friulani"

 


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