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Carnevale: "Siamo come Maicosuel: ci manca l'ultimo guizzo"

di Andrea Terragni

Per lui è sempre un appuntamento speciale: Andrea Carnevale, che a Napoli ha vinto 2 scudetti, una Coppa Italia e una Uefa, oggi è il capo degli osservatori dell'Udinese e ha provato a descriverci come vivrà il match di domani.

Queste le sue parole: "Napoli è nel mio cuore, non è solo una felicissima parentesi della mia carriera. Quello di domani sarà un bel match, ne sono certo: potenzialmente sono due formazioni in grado di garantire spettacolo e gol".

Al Napoli, per rimanere agganciato alla vetta, serve fare risultato.

“È vero, il Napoli deve vincere. Il suo problema è che anche l’Udinese deve provare a conquistare i tre punti. Abbiamo l’obbligo di risalire la classifica e questa può essere l’occasione propizia perché un risultato di prestigio accresce sempre l’autostima dei giocatori e di una squadra”.

Come sta oggi la squadra di Guidolin?

"Il nostro emblema è Maicosuel: facciamo tutto bene ma ci manca il guizzo decisivo. Ma arriverà sicuramente anche quello: ho tanta fiducia nel lavoro del mister".

Il Napoli invece sembra in un brutto momento: l'eliminazione dall'Europa e l'occasione sprecata con la Samp sembrano aver lasciato il segno.

“Non ci credo, l’ho detto ai giocatori. Guai a fidarsi di una belva apparentemente ferita. Tutti noi abbiamo grande stima della squadra napoletana, conosciamo il suo effettivo valore e non ci lasciamo ingannare dall’ultimo risultato negativo. Quello che è accaduto in Europa è una cosa, il campionato è un’altra. Anche perché non è difficile immaginare ora quanto sia grande la sua voglia di riscatto”.

Stando alle ultime gare e all'astinenza di un bomber come Cavani è però innegabile di come gli Azzurii siano una squadra in flessione.

"Come può una squadra che ha questi ritmi e che regge il passo della Juve essere definita in flessione? Una o due partite storte ci possono stare ma non mi sembra stiano facendo un brutto campionato: stanno cercando di ottenere qualcosa di eccezionale".

Possono vincere lo scudetto?

“Non so se il Napoli può farcela, sono arciconvinto che contenderà il tricolore alla Juventus fino all’ultimo. Possiede lo spessore e la forza per poterlo fare. Conosco benissimo l’ambiente e l’atmosfera che si respira in questi momenti, tutta la città insegue il grande sogno”.

Le grandi sfide che saranno decisive sono quella di domani e poi il big match del San Paolo, è d'accordo?

“Non diciamo decisive ma quasi. È chiaro che allo scontro diretto il Napoli vorrà arrivare senza aver perso ulteriore terreno in classifica ma l’Udinese ha la stessa voglia di vincere”.

Come stanno i ragazzi di Guidolin?

"Li ho osservati bene durante la settimana e li ho visti molto carichi. Si avvertiva nell'aria che stanno aspettando questa sfida in modo particolare, affrontare squadre così forti dà sempre una carica in più".

Da ex bomber: Di Natale o Cavani?

«Totò è il mio capitano ed è un fior di attaccante, Cavani sta facendo il fenomeno, si è trasformato in bomber di livello mondiale. È il simbolo di Napoli, come Di Natale lo è per l’Udinese”.

Da cinque partite il Matador non segna.

“Un motivo in più per temerlo. Noi rispettiamo tutto il Napoli, non solo Cavani. Rientra pure un certo Hamsik, la squadra è al completo e il più grande errore da parte nostra sarebbe quello di scendere in campo pensando di avere di fronte avversari in crisi o poco motivati”.

Cavani a fine stagione potrebbe partire, così come Mazzarri. C’è il rischio che il giocattolo si rompa?

“Ci sta che Cavani sia corteggiato dai miglior club del mondo, il suo valore è fuori discussione. Mazzarri in tre anni ha svolto un lavoro eccezionale, con lui il Napoli è diventata una squadra di valore internazionale. L’ideale sarebbe dare continuità al programma“.


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