Zapata: "Ogni palla che tocca Di Natale è gol. Ho un ottimo ricordo di lui anche se appena arrivato a Udine mi parlava solo in napoletano"
Non sarà una partirà come le altre quella contro l'Udinese per Cristian Zapata. Quella contro la sua ex squadra, nella quale ha militato per ben sei stagioni a partire dal 2005 è sempre una gara speciale che gli rievoca alla mente molti ricordi. Il colombiano ha parlato molto di Udinese alla Gazzetta dello Sport, a partire da un ricordo su Totò Di Natale
"All'inizio mi parlava in dialetto napoletano apposta per non farmi capire quel poco di italiano che avevo imparato". Domenica se lo ritroverà di nuovo contro: "El Loco (il pazzo) è un fenomeno. Ogni palla che tocca è gol. La ricetta è semplice: evitare di fargliela arrivare".
Per Zapata non è un anno facile questo: otto presenze, tre panchine e una tribuna: "Ho bisogno di ritrovare la continuità che mi manca. E' difficile gestire una situazione in cui magari giochi bene una partita senza certezza di esserci la volta dopo. Avrei bisogno di fiducia, anche se mi rendo conto che gestire 28 persone è dura. Io spero di tornare presto titolare fisso, perchè con la discontinuità è difficile trovare il ritmo".
Il post Allegri non è andato benissimo per Zapata: "Mi è spiaciuto moltissimo averlo visto andare via dal Milan. Quando sono arrivato qui mi ha aiutato tanto, passare dalla provincia a una big non è facile. E' un grande allenatore che a mio parere avrebbe ancora potuto fare buone cose in rossonero".