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Wenger: "Sanchez poteva essere un Reds"

di Federico Mariani

Arsene Wenger ha ammesso a The Guardian che l'approdo del talento cileno Alexis Sanchez, ex prodotto dell'Udinese di Francesco Guidolin, è stato piuttosto complicato. Infatti Sanchez, liberatosi dal Barcellona al termine dell'ultima stagione chiusa tra luci ed ombre, era stato contattato dal manager dell'Arsenal, che era riuscito a trovare un accordo di massima con l'entourage del giocatore, durante i mondiali in Brasile.

Tuttavia il Liverpool, rimasto orfano del suo uomo di punta, Luis Suarez, aveva deciso di puntare fortemente sul cileno, forte anche del budget consistente da utilizzare sul mercato. Alla fine l'esperienza del tecnico dei Gunners e la velocità nel chiudere l'operazione da parte dell'Arsenal ha portato il 28 giugno, al termine del match tra Cile e Brasile, alla firma del contratto. Tuttavia la parte difficile non era conclusa: Alexis era un giocatore da ricostruire psicologicamente. "Sanchez usciva da un periodo difficile e, come avrebbe fatto ogni manager, ho provato a spiegare al ragazzo che il nostro gioco lo avrebbe aiutato a migliorarsi e lui avrebbe migliorato il nostro impianto di gioco. Ovviamente a tutti piacerebbe giocare la Champions ma ognuno prende le proprie decisioni. Lui ha scelto noi e ne siamo molto felici."

Wenger è entusiasta del nuovo acquisto: "Alexis è fatto per il gioco inglese, ha lo stesso istinto di Suarez. Un difetto? Soffre particolarmente il clima inglese e l'inverno. Non è il solo, molti lo patiscono. Serve pazienza."


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Venerdì 13 dicembre