.

Udinese, l'ex Felipe: "Torino può rappresentare la svolta"

di Francesco Maras

L'Udinese deve riprendersi dopo le quattro sconfitte consecutive. Ne avrà l'occasione contro il Torino, nella gara che verrà disputata lunedì 21 aprile alle 12.30. L'ex bianconero Felipe commenta così sulle pagine del Gazzettino il momento: "Francamente non mi aspettavo quanto è successo da metà marzo. Alla vigilia della gara con il Verona dissi che l’Udinese non avendo più paure, ansie e pressioni di dover lottare per non retrocedere, avrebbe potuto scendere in campo con la serenità che di solito ti consente di esprimerti al meglio. E anche di divertirti. Invece la squadra ha deluso, in particolare contro Hellas e Genoa, ma soprattutto nel secondo tempo con il Milan, al quale sono state concesse facili ripartenze, segnando altre due reti. Contro i rossoneri li ho visti troppo arrendevoli".

I bianconeri potrebbero ritrovare Florian Thauvin, fuori da più di un mese per infortunio: "Il capitano è un elemento molto importante, ma la sua assenza non deve essere un alibi. Quando lui c’è tutti fanno altre cose: si esprimono su buoni livelli e riescono a mettere in difficoltà chiunque. Le ultime gare prima della caduta con i gialloblù lo dimostrano".

Per l'ex difensore questo periodo non ha portato solo elementi negativi: "Tra le note positive di questo periodo, poche in verità, cito Atta. È un nome nuovo, che pochi conoscevano, un altro colpo di mercato dei Pozzo, che sanno sempre dove “pescare”. Complimenti. Il francese non ha un ruolo ben definito: come i grandi giocatori si ritaglia lui di volta in volta lo spazio in cui esprimersi al meglio. Contro il Milan inizialmente si è posto alle spalle dell’unica punta, Lucca, ma l’ho visto anche agire in posizione più bassa. Sono convinto che potrebbe anche essere un valido regista per i bianconeri. Ha tecnica, fisico e personalità; “vede” il gioco ed è un atleta completo".

Infine, Felipe fa il suo pronostico: "La squadra che deve ritrovare lo spirito belligerante, sia pure senza scendere in campo con l’ossessione di dover vincere a ogni costo. Io comunque penso positivo: Torino può rappresentare la svolta".


Altre notizie