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Stramaccioni: "Voglio fare il massimo allo Sparta. Non penso all'Italia"

di Stefano Pontoni

Programmazione. Parola d’ordine in casa Sparta Praga. E a guidare il nuovo progetto ceco è Andrea Stramaccioni. “È una grandissima sfida e una grandissima esperienza essere il primo allenatore straniero della storia di un club così titolato a livello internazionale. Siamo a quattro punti dalla qualificazione in Champions League, ce la giocheremo nel girone di ritorno”, dice l’ex allenatore di Inter e Udinese a TuttoMercatoWeb.

Partiamo dall’inizio: il suo impatto con lo Sparta Praga?
“È stato un impatto difficile, soprattutto a livello ambientale. I primi mesi soprattutto sono stati difficilissimi per il differente tipo di calcio, la lingua e la nuova squadra con più della metà di calciatori nuovi. Nell’ultimo periodo però abbiamo trovato un equilibrio migliore rispetto all’inizio e quindi anche maggiore continuità”.

La Serie A vista da fuori: come la vede?
“Più bella e affascinante da vedere, Napoli e Juve sono protagonisti di un duello spettacolare anche per il resto dell’Europa. E la lotta è apertissima e avvincente anche dietro di loro”.

Mercato: guarderà in Italia in questa sessione?
“Il progetto del club di internazionalizzare molto la squadra non ha sortito i frutti auspicati.
Ora la mia squadra ha un forte blocco ceko e non credo saranno fatti investimenti in entrata dal nostro campionato”.

Biabiany e il futuro: che succederà?
“Jonathan è un giocatore importante che ho fortemente voluto con un ingaggio molto alto per la Repubblica Ceca e che purtroppo capisco, per lo Sparta, senza Coppe Europee non sia facile mantenere. Spero fortemente si trovi una soluzione”.

E lei, ci pensa al ritorno in Italia?
“Ho due anni di contratto e sono concentrato con tutte le mie energie a cercare di fare meglio possibile.
Lo Sparta Praga ha una storia incredibile e milioni di tifosi e sono orgoglioso di esserne l’allenatore”.


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