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Stramaccioni: "Quando sei salvo arriva un pizzico di appagamento inconscio che ti fa perdere tanti punti, ma l'Udinese con la Lazio vorrà fare una prestazione importante"

di Davide Marchiol

A Laziopress.it Andrea Stramaccioni, allenatore ed ex tecnico, tra le altre, dell'Udinese, ha presentato la sfida dei bianconeri contro la Lazio. Queste alcune delle sue dichiarazioni più importanti; "E’ una partita sicuramente molto più importante per la Lazio ai fini della classifica, ma conoscendo l’ambiente dell’Udinese e sapendo che c’è dell’amaro in bocca, non essendo stata la seconda fase di stagione come la prima, vorranno fare bene davanti al proprio pubblico, anche perché l’ultima volta ha visto il Napoli festeggiare sul suo campo con dei piccoli disordini, credo proprio che vogliano fare una prestazione importante anche se la Lazio gioca per un obiettivo concreto che è un posto Champions".

Sul percorso dell'Udinese:

"Udine è un ambiente che io conosco bene, lo dico con affetto perché è una piazza che mi è rimasta nel cuore e mio figlio è nato a Udine. Poi sono molto legato alla società e a Gino Pozzo. Hanno la caratteristica di fare squadre molto interessanti con giocatori che poi riforniscono le big, come De Paul o altri giocatori importanti. Quello che accade e accadde anche con me o con altri colleghi, è che nel momento in cui l’Udinese raggiunge una posizione di salvezza e rimane in quella zona che non puoi raggiungere l’Europa e sei salvo c’è un pizzico di appagamento inconscio che non ci dovrebbe essere ma che porta a perdere tanti punti. A me Sottil piace come allenatore, abbiamo fatto il corso da allenatore insieme, lo conosco bene e spero che l’Udinese gli dia ancora fiducia per quanto fatto la prima parte del campionato, poi ha avuto anche degli infortuni: Deulofeu per buona parte del campionato, Beto per alcune giornate. Poi torniamo al discorso di prima, ci sono giocatori difficili da rimpiazzare". 

La vittoria dell'Udinese all'Olimpico con lui alla guida:

"Era una partita molto difficile contro una grande Lazio, con Ledesma, Miro Klose, Felipe Anderson e Candreva, era una Lazio importante e giocammo con coraggio. Ovviamente grazie ai ragazzi e con un pizzico di fortuna riuscimmo a prendere tre punti e successe poi quello che è successo con Sottil. Facemmo il giro di Boa nella parte sinistra della classifica, ma poi la società vendette Muriel perché aveva molto mercato e la squadra era salva. Battemmo l’Empoli di Sarri a gennaio e poi è cominciato quello di cui parlavamo prima. Non potevamo raggiungere l’Europa, eravamo salvi e abbiamo lasciato più di qualche punto per strada nella seconda parte di campionato. Però conoscendo questo ambiente sono sicuro che l’Udinese vorrà fare bene davanti al suo pubblico e contro le big ha fatto bene, è un avversario da non sottovalutare".


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