Stefano Fiore: "Fatico a inquadrare questa Udinese"
Stefano Fiore ha parlato al Messaggero Veneto delle insidie che si troveranno ad affrontare due delle sue ex squadre - Udinese e Parma - quando si sfideranno sabato 29 novembre al Tardini: "All’Udinese manca equilibrio e un riferimento avanzato come invece ce l’ha il Parma, con Pellegrino che sarà il pericolo principale per la squadra di Runjaic".
Per l'ex centrocampista, l'equilibrio va trovato "Dalla prima punta, perché a mio giudizio manca un riferimento che possa dare continuità nel gioco offensivo. Zaniolo e Atta possono far cambiare volto alla manovra, ma manca il Lucca dello scorso anno, e quindi un giocatore che risolva le partite cosiddette sporche e che garantisca anche quella presenza in area di rigore avversaria che adesso viene cercata con più uomini. Mancando il riferimento l’Udinese tende un po’ a scoprirsi, con la conseguenza che poi non sempre regge l’urto delle ripartenze avversarie negli spazi".
"Pellegrino somiglia proprio al classico numero 9 di una volta e che oggi è molto ricercato - continua Fiore - L'argentino è molto bravo a far salire la squadra, è fortissimo di testa ed è quasi unico nel nostro campionato. Credo che il duello tra i difensori dell’Udinese e Pellegrino sarà un fattore potenzialmente decisivo per il risultato e sono curioso di vedere come andrà a finire".
Sull'Udinese e sui singoli, Fiore ha detto: "Fatico ancora a inquadrare questa Udinese, forse la squadra più fisica del campionato. Probabilmente quello che adesso manca di più è un equilibrio generale, ravvisabile nelle difficoltà a segnare e nei troppi gol subiti, con la difesa penultima, davanti solo a quella del Torino. Atta lo preferisco in mezzo al campo da interno con l’inserimento facile in canna. Quelli bravi come lui si mettono un po’ ovunque, anche sull’esterno come è stato impiegato lo scorso anno, ma viene limitato se non portato nel vivo del gioco. La qualità di Zaniolo non si discute, ma deve trovare continuità al più presto".