.

Sodinha: "L'impatto con l'Italia fu molto difficile, all'Udinese i brasiliani mi diedero una mano"

di Jessy Specogna

Ospite del format "100 tiri challenge" dello youtuber Zw Jackson, l'ex calciatore dell'Udinese Felipe Sodinha ha parlato della sua carriera e del suo passato. Il trequartista brasiliano classe 1988, ritiratosi a soli 26 anni a causa di problemi alle ginocchia, arrivò in Italia nel 2008 prelevato proprio dall'Udinese. In Prima squadra Sodinha non riuscì mai ad esordire, venendo girato in prestito prima al Bari, poi alla Paganese e quindi al Portogruaro e alla Triestina, prima di essere ceduto a titolo definitivo al Cearà nel 2012. Queste le sue parole relative al periodo trascorso a Udine:

"Vengo dalle favelas e dalla povertà, sono nato in una famiglia molto umile con il sogno di giocare a calcio. Lì la vita non è facile, non avevo niente da mangiare quando ero piccolo. Grazie a Dio con l'educazione di mia madre e mio padre non ho fatto quanto è normale fare nelle favelas. Ho tanti amici che ora sono in galera o sono morti.  Andavo in giro a vendere verdure per portare qualche soldo a casa. Mio padre faceva il camionista ed era poco a casa. Quando non c'era sicuramente mancava qualcosa da mangiare. Grazie a Dio con la fortuna e con le mie abilità da calciatore sono riuscito a giocare e ad arrivare anche nella serie A brasiliana con il Paulista di San Paolo. Poi arrivò l'Udinese che mi vide e decise di portarmi in Italia."

"L'Udinese mi prese quando avevo 17 anni ma per potermi trasferire in Europa dovevo compiere i 18 anni. L'impatto con l'Italia ed il nuovo paese fu molto difficile, l'ho vissuto malissimo. A Udine faceva un freddo incredibile. Io venivo da San Paolo e il freddo non l'avevo mai visto, lì fa sempre caldo. Mi ricordo che non avevo neanche una felpa e il mio procuratore mi comprò un giubbino da indossare. All'inizio fu molto dura anche per via della lingua. Fu molto difficile, mi ricordo che i primi giorni piangevo perchè non riuscivo a comunicare con nessuno, non riuscivo a comprare qualcosa al supermercato. Piano piano i brasiliani in squadra come Siqueira, Barreto e Felipe mi diedero una mano. A Udine ho giocato con la Primavera. Durante un torneo mi vide Antonio Conte e mi volle portare a Bari. L'Udinese mi chiese se volevo partire in prestito ed accettai, andando in Puglia. "


Altre notizie