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Scuffet ritorna al Friuli per sfidare il Pordenone: "Tifoso bianconero fin da ragazzino ma l'arrivo di Musso mi ha escluso"

di Stefano Pontoni

Tornerà nel suo Friuli Simone Scuffet, non sponda Udinese, ma con il suo Spezia, che venerdì affronterà il Pordenone nella gara di apertura della terza giornata del campionato di Serier B. A La Gazzetta dello Sport, il portiere parla proprio del suo ritorno in Friuli: "Conosco quello stadio palmo per palmo ci sono entrato che ero un ragazzino, a tifare Udinese quando uscimmo dalla fase a gironi della Champions contro il Barcellona. Ne ho viste tante da tifoso lì dentro. Ma ho visto un impianto romantico, con la pista di atletica attorno, trasformarsi con i primi lavori di ammodernamento, poi diventare il gioiello che è oggi. Anche grazie alla famiglia Pozzo. Nel calcio però, ogni rettangolo di gioco è uguale, conta cosa avviene sull’erba, il resto non importa".

E proprio sull'esperienza a Udine: "Un anno fa sapevo fin dal ritiro che sarebbe arrivato l’argentino Musso poi lui s’infortuna e io gioco bene una serie di partite, ed ero anche soddisfatto del rendimento, finché il suo rientro mi esclude dai giochi. Mi serviva giocare, si presentò l’occasione della Turchia, il Kasimpasa, era un’esperienza in un buon campionato in Europa, e come tale l’ho vissuta. Sperando che le porte del campionato italiano si sarebbero un giorno riaperte. Lo Spezia mi ha dato l’occasione e lo ringrazio"


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