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Scuffet fatica a rilanciarsi. Anche allo Spezia

di Redazione TuttoUdinese

Quando nel 2013 venne lanciato come titolare fra i pali dell’Udinese tutti avrebbero scommesso su una grande carriera per Simone Scuffet. Un portiere che dimostrava una maturità superiore ai suoi 17 anni tanto da scomodare paragoni importanti e far muovere l’Atletico Madrid. Il no al club iberico sembrava aprirgli le porte della titolarità anche nella stagione successiva, ma le cose non andarono come tutti pensavano. Tanta panchina, un prestito al Como in una delle stagioni più fallimentari del club lariano, poi il ritorno a Udine e ancora tanta panchina con poche occasioni per mettersi in mostra senza riuscire a brillare. Dopo sei mesi al Kasimpasa il rientro in Italia e poi il trasferimento allo Spezia in Serie B quest’estate in cui provare a rilanciarsi e – a 23 anni – in Serie B. 

Il rendimento - Inizialmente in panchina, con l’altro giovane Krapikas titolare, visto il suo arrivo negli ultimi giorni di mercato e una condizione da recuperare, per Scuffet la prima da titolare è stata a Pordenone devo lo Spezia perse 1-0, ma l’estremo difensore non ebbe colpe. Italiano però nella gara successiva gli preferì il lituano per tre gare di fila prima di rilanciare l’ex Udinese contro il Benevento nell’ultima giornata. L’errore commesso dal classe ‘96, che è costato la sconfitta ai liguri, è di quelli gravi che rischiano di compromettere la stagione. Un’occasione persa per Scuffet e solo con la ripresa del campionato capiremo se il tecnico gli darà ancora fiducia o lo relegherà ancora in panchina.


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