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Mori: "Potevo andare a Napoli, Milan o Juve, ma scelsi Udine. Con Di Natale..."

di Francesco Digilio

Nell'intervista rilasciata a TMW Magazine, il difensore del Novara, di proprietà dell'Udinese, Daniele Mori, ha rispostoad alcune domande sulla sua carriera. Cresciuto nell'Empoli, nel 2012 il classe '90 è passato ai bianconeri: "Quell'anno lì non ho avuto infortuni, stavo veramente bene. Ho fatto un bel campionato e la chiamata di un club di serie A è stata una grande soddisfazione. Fino all'ultimo giorno di mercato dovevo andare al Napoli. Poi c'erano la Juve, Milan e altre squadre, poi è saltata fuori l'Udinese e con il mio procuratore abbiamo deciso di accettare la società friulana. Come piazza, se uno merita ed è giovane, ti da possibilità di farti notare, l'abbiamo visto con Bruno Fernandes. Invece Napoli, Juve e Milan sono piazze più difficili per poter giocare". Diversi sono stati gli infortuni subiti in carriera, ma il più grave, ad un ginocchio, l'ha tenuto fuori per otto mesi: "Sono onesto, quando ho saputo della gravità dell'infortunio mi sono subito spaventato. Sono andato vicino a smettere di giocare. Poi l'Udinese mi ha mandato dal chirurgo del Barcellona che mi ha tranquillizzato, mi ha detto che potevo tornare. Lui è uno dei primi al mondo nel suo ramo, così pian piano sono tornato sul campo. Però ho avuto tantissima paura di smettere". Chiusura su Totò Di Natale: "Con Totò ho avuto un bellissimo rapporto per il poco tempo che sono stato con lui a Udine, forse perché mi conosceva dai tempi di Empoli. Ho bellissimi ricordi, è un professionista sotto tutti i punti di vista. Ti fa capire che per arrivare dove è lui ora, bisogna lavorare sempre al massimo e con serietà".


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