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Mister Zaccheroni sull'Udinese: "Si può alzare l'asticella; Lucca come Bierhoff"

di Stefania Demasi

Alberto Zaccheroni, che ha seduto sulla panchina dell'Udinese dal 1995 al 1998, porta ancora nel cuore la città friulana e la squadra. Ricordato per aver portato i bianconeri per la prima volta nella loro storia in Coppa UEFA, Zac si è aperto in un intervista al Messaggero Veneto raccontando le sue impressioni e i suoi pensieri sull'Udinese. 

Il tecnico ha totale fiducia nella squadra friulana, che segue ancora con grande piacere: afferma, infatti, di guardare sempre l'Udinese e che Udine resta per lui casa. Dei bianconeri ne ha parlato anche con sue due ex allievi, che sulla panchina di Udine ci sono passati: Cioffi e Cannavaro. "Ragazzi quest'anno l?udinese può alzare l'asticella" ha detto loro. 

Zac, infatti,  ritiene che l'Udinese ad ora sia una squadra forte, che ha tutte le carte in regola per alzare il suo livello:"Sono i giocatori che devono alzare l'asticella. La cosa più difficile a Udine è convincerli che giocano in una squadra importante. Ai miei tempi sui giornali sportivi nazionali l'Udinese finiva in piccolo anche se dava del filo da torcere e batteva le grandi. I giocatori questo lo percepiscono e quindi ambiscono ad avere i titoloni. Ora con i social e TV è pure peggio". 

Su Mister Kosta Runjaic poche parole, perché ammette di non conoscerlo: "Ma il campo lo tiene bene", afferma. 

Fiducia anche in Lucca, che potrebbe ricordare un poco un giocatore alto, forte di testa che ha allenato lui stesso trent'anni fa...Oliver Bierhoff:"Sapete che Bierhoff mi chiama papà e ci sentiamo spesso? Si, Lucca ha una gamba più veloce di Oliver, quando ha la palla riesce a far sponda e attaccare. Quando imparerà ad attaccare per linee diagonali e non andare dritto per dritto sarà difficile marcarlo. Gioca troppo spalle alla porta, quando costruisce si deve posizionare a vedere cosa fa il difensore, deve dare la soluzione ai compagni. Sapete come cambiò Bierhoff? Guardando palle e porta". 


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