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Malesani: "Meritavo di finire meglio la mia carriera. Sono stato cacciato dal calcio e ucciso dai social"

di Jessy Specogna

Alberto Malesani ex allenatore di diverse squadre italiane, tra cui anche l'Udinese nel 2007, è tornato a parlare dopo tanto tempo e lo ha fatto ai microfoni del Corriere dello Sport. Queste le sue parole:

 "Pensavo di finire meglio la mia carriera. Pensavo di meritare di finirla meglio. Probabilmente ho grosse colpe io per le scelte sbagliate che ho fatto, avrei dovuto farne altre. Credo di aver sempre lavorato bene, con spunti avveniristici e con idee innovative e non trite e ritrite delle quali sento sempre parlare".

 "Io sono tra quelli che non volevano chiudere, sarei bugiardo se dicessi il contrario. Ho fatto un sondaggio per capire perchè nessuno mi chiama più: è emerso che è caduta la stima nei miei confronti, che qualcuno mi ritiene a fine corsa o che ha voluto che la mia carriera finisse. No, non ho nomi e cognomi da fare. Le colpe principali sono le mie, il mio sistema di lavoro non è adatto a esperienze brevi, il mio modo di fare e insegnare calcio ha bisogno di più tempo, ma dopo averle detto questo, aggiungo che i social mi hanno rovinato perchè sono stato giudicato per le immagini e non per il lavoro che ho fatto sul campo, come avrebbe dovuto essere. Le mie esternazioni, le mie espressioni, il mio modo di essere persona e di evidenziare la passione per il calcio sono stati ripresi dai social e di conseguenza sono stato deriso e sbeffeggiato. Non ci sono altri motivi".


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