L'ex Udinese Paganin: "La società vuole alzare il livello"
Antonio Paganin ha parlato sulle pagine del Messaggero Veneto di oggi, 9 settembre, dell'inizio di campionato per l'Udinese. Per l'ex difensore, in bianconero dal 1988 al 1990, "con l’arrivo di un esterno tra i migliori visti lo scorso anno, come Zanoli, la società ha fatto capire di voler alzare il livello. Diciamo che entrambi sono valori aggiunti da inserire in una squadra apparsa già in salute a Milano. Zaniolo può sembrare una scommessa, dopo la fatica fatta all’Aston Villa, all’Atalanta e alla Fiorentina, ma a Udine trova un ambiente ideale. Per rilanciarsi dovrà sposare in toto la causa bianconera".
Paganin, diventato allenatore, commenta anche l'operato del suo collega Runjaic: "Parliamo di un allenatore che al suo primo anno in Italia è sempre rimasto lontano dal fondo classifica e di cui apprezzo l’organizzazione difensiva. A Milano, per esempio, mi è piaciuta la forza con cui ha gestito l’impatto dell’Inter, il grande lavoro fatto molto bene sulle linee di passaggio al fine di non permettere a Lautaro e Thuram di ricevere palla, e poi la ripartenza sull’uno-due affidato a Bayo-Davis è stato un fattore. Muovendosi bene in linee strette l’Udinese ha tolto velocità all'Inter e creato i presupposti per il suo successo".
L'ex bianconero ha poi elogiato le doti di Davis, migliorato anche grazie la guida del tecnico tedesco: "Parliamoci chiaro, oggi è difficile trovare un attaccante capace di mettersi spalle alla porta e di legare poi il gioco come fa Davis, che dota la squadra di un mix di potenza e velocità. Può pagare dazio sotto porta per mancanza di lucidità, ma i miglioramenti fatti in fase di non possesso sono notevoli e anche qui ci vedo il merito dell’allenatore".
Tra i migliori nell'ultima sfida contro l'Inter figura Atta, che a Paganin "ricorda per movenze Isak, l’attaccante appena passato al Liverpool. Il gol di San Siro è un gioiello e se lo avesse segnato un grande nome lo avremmo rivisto mille volte, ma qui va sottolineato il plauso allo scouting dell’Udinese".
In chiusura, uno sguardo sulla sfida che attende l'Udinese alla ripresa del campionato ovvero la trasferta contro il Pisa: "Sono due squadre in salute e con una identità già precisa, ma va sottolineato il coraggio di Gilardino di giocare con due trequartisti come Moreo e Tramoni alle spalle di un attaccante molto interessante come Meister. Giocando così hanno messo in grossa difficoltà l’Atalanta, specie nel primo tempo, e poi la Roma. Sarà quindi curioso vedere come l’Udinese andrà a disinnescare le combinazioni veloci ricercate da Gilardino che deve colmare i cali d’intensità avuti nel finale, unico effetto collaterale di una buona proposta di gioco".