L'ex Udinese Marino: "Stagione al di sotto del potenziale dei bianconeri"
Dopo la sconfitta subita in casa contro il Monza e a due giornate dal termine del campionato, sembra essere già tempo di prime valutazioni in casa Udinese, che dovrà di fatto già iniziare a pensare in ottica futura.
A commentare la situazione e la stagione fin qui vissuta dall'Udinese ai microfoni del Messaggero Veneto è Pierpaolo Marino, ex dirigente della squadra friulana, che si è espresso così sui risultati della squadra e sulla gestione di Kosta Runjaic: "Adesso la famiglia Pozzo dovrà capire se potrà crescere con Kosta Runjaic ancora alla guida, anche perché la squadra ha fatto una stagione al di sotto del suo potenziale. Non è solo la sconfitta con il Monza che mi lascia dubbi, perché l’incredibile e inattesa sconfitta casalinga con una squadra già retrocessa rientra nel finale di campionato deludente in cui Runjaic ha alimentato i dubbi più che infondere certezze. Analizzandolo da dirigente non sono ancora riuscito a decifrare l’uomo che non si è mai proposto parlando l’italiano e pure l’allenatore che non mi sembra abbia portato nulla di nuovo nel nostro campionato e in particolare a un’Udinese costruita con una rosa da ottavo-nono posto, che poteva fare ben più di 50 punti. Premetto che solo i Pozzo possono trarre un giudizio completo, avendo vissuto il tecnico nella sua quotidianità operativa, ma in tutta sincerità non sono riuscito a individuare il suo progetto di gioco, e quindi a capire se Runjaic sia un tecnico difensivista o meno. Tuttavia, il fatto stesso di avere avuto difficoltà con le piccole, facendo un punto su dodici tra Torino e Genoa, zero punti in casa con Verona e Monza e perdendo malamente a Como, ad esempio, mi porta a dire che il tecnico si trovi più a suo agio quando non deve fare la partita. E questo può essere un problema per una società che invece vuole guardare stabilmente alla parte sinistra della classifica"
Marino poi prosegue parlando della salvezza raggiunta con ampio margine, rimarcando però che: "Sarebbe un errore comparare questa stagione con la salvezza arrivata all’ultima giornata l’anno scorso. Ho sentito parlare di campionato straordinario e che quota 48 sarebbe stato un grande successo, ma non trovo differenze col primo campionato di Sottil e non ho sentito dire che Runjaic ha avuto la fortuna di arrivare dopo la peggiore stagione dell’Udinese. Il punto critico che la società potrà esaminare a freddo sarà la discontinuità di rendimento palesata anche in alcuni giocatori. Non ho visto la stessa costanza e continuità in tutti".
Sulla questione Sanchez: "Il punto focale è capire se resta questo allenatore o meno, perché se Runjaic resta come si fa a riconfermare Sanchez? Il messaggio è stato chiaro e non c’è futuro a Udine per Sanchez in queste condizioni, al di là delle dichiarazioni di convenienza"
Infine, un commento sui bianconeri più giovani, che potrebbero rappresentare anche il futuro della squadra: "Pafundi sta trovando campo, ma per valorizzare le sue qualità le gare dovrebbe cominciarle dall'inizio, solo così può dimostrare di avere personalità. Iker Bravo? Ha bei colpi, lo vedo nel ruolo di seconda punta. Atta? Prima lui e poi tutti gli altri in mediana. Il francese diventerà un grande giocatore e può giocare dove vuole"