L'ex Udinese Laurito e il ritiro dal calcio a 30 anni: "Nove operazioni al ginocchio, smesso per non continuare a soffrire"
Ai microfoni di Diario La Capital, l'ex attaccante dell'Udinese Federico Laurito è tornato sulla sua esperienza in bianconero, parlando anche del suo ritiro dal calcio all'età di 30 anni.
"Ora sto a Funes. Rimango concentrato e resto vincolato al calcio attraverso agli aspetti tecnici e tattici che continuano ad interessarmi. Fu difficile lasciare il Newell's, squadra di cui sono tifoso, ma l'operazione era vantaggiosa per tutti. L'Udinese? Arrivai in Italia a 16 anni dopo un buon Sudamericano U15 dove sono stato capocannoniere. E' stato tutto molto veloce. Ero molto giovane, avevo 16 anni e ho dovuto crescere di colpo. Non è stato facile adattarmi ad un nuovo contesto. Le cose che mi mancavano di più erano famiglia e amici. Con la prima squadra ho fatto tutta la preparazione, poi sono andato via perchè non trovavo spazio dopo una stagione dove avevo fatto bene con la Primavera. All'Udinese davanti avevo giocatori che venivano dalla vittoria del Mondiale in Germania. L'esperienza mi ha insegnato molto ma trovare spazio era difficile. Mi sono operato nove volte al ginocchio destro e rotto tre volte il crociato. Ogni volta passare le visite mediche era una sofferenza, spiegare ogni volta che il mio ginocchio non era sano ma che potevo giocare lo stesso. Con tutte queste lesioni ovviamente il livello si abbassa, puoi tornare a giocare ma perdi velocità, potenza e forza. Avevo un'offerta dell'Almeria ma sapevo che non avrei passato le visite mediche. Ho smesso di giocare a 30 anni in seguito ad un'usura delle articolazioni alla quale non c'era rimedio. Ho deciso che non avrei continuato a soffrire e ho detto basta."