L'ex Udinese Iaquinta: "Non condanno l'episodio di Lucca, ha dimostrato carattere. Mi ci rivedo in lui"
L'episodio legato a Lucca ha suscitato molte polemiche, ma un ex calciatore bianconero ha voluto esprimere la sua opinione a riguardo. L'ex attaccante dell'Udinese Vincenzo Iaquinta, che possedeva una personalità molto forte, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Messaggero Veneto, nella quale ha trovato delle analogie caratteriali all'attuale centravanti dei friulani. Iaquinta ha vestito la maglia bianconera tra il 2000 e il 2007, collezionando 176 presenze e mettendo a segno 58 reti, ha voluto anche raccontare un episodio simile che risale al 2002: nella gara contro l'Empoli, l'ex bianconero allontanò David Pizarro dal dischetto e decise in autonomia di calciare il rigore. Di seguito le sue dichiarazioni:
Ha visto che ha combinato Lucca a Lecce?
"Ho rivisto negli occhi di Lucca la mia stessa voglia di imporsi e quindi non lo condanno. Anzi, ha dimostrato carattere. Devo dire che mi sono proprio rivisto: ho proprio rivissuto la mia stessa identica situazione".
Può riavvolgere il nastro anche per spiegare il perchè di quella decisione?
"Ricordo che eravamo sull'1-1 e l'arbitro decretò il rigore al 90'. Pizarro, che ne aveva segnato già uno nel primo tempo, voleva calciare ma si mise a discutere con Muzzi. Io li vidi questionare e presi il pallone spingendo via Pizarro."
I compagni come reagirono?
"Non mi dissero nulla. Pizarro si girò dall'altra parte e se ne andò via, Muzzi lo stesso. Poi cominciarono i fischi assordanti dei nostri tifosi. Devo ammettere che non avevo cominciato al meglio la stagione e il mio rapporto con i tifosi non era dei migliori, ma ero giovane, acerbo e avevo voglia di emergere, cosi decisi di calciare sapendo che se avessi sbagliato ne sarei uscito malissimo".
Invece segnò spiazzando il portiere.
"Si, e ricordo che Spalletti si voltò per non guardare".
Dopo quell'episodio fu festeggiato dai compagni? Oppure venne lasciato solo come Lucca?
"Corsi a esultare verso la tribuna laterale e i compagni mi raggiunsero per abbracciarmi. Poi nessuno mi disse nulla, neanche Muzzi e Pizarro".
Non arrivò neanche una multa?
"No, niente di niente, ma sono sicuro che se non avessi segnato forse qualcosa sarebbe arrivato".
Lucca ha dovuto imporsi più di lei per calciare...
"Penso che Lucca abbia dimostrato molta voglia di arrivare, che è la stesa che avevo da ragazzo".
E che dopo quattro anni da quell'episodio l'ha portata a vincere il Mondiale...
"La voglia è fondamentale. Io arrivavo al campo un'ora e mezza prima per lavorare sulla tecnica. Quell'episodio del rigore fu importante anche per la mia crescita".
A proposito di tifosi, quelli dell'Udinese la fischiarono anche al suo rientro con la maglia della Juventus...
"Devo dire che ci sono rimasto male perchè a Udine ho segnato tanti gol e alcuni storici, come quelli in Champons, ma sono stato anch'io colpevole perchè dopo una rete con la Juve feci un gesto che non avrei dovuto fare. Ho sbagliato allora e poi me ne sono pentito, quindi tendo la mano perchè hop ricordi stupendi a Udine".
Il suo giudizio su Lucca
"È giovane, ha potenziale e sta facendo molto bene, ma abbiamo caratteristiche diverse".