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L'ex Udinese Floro Flores: "Non si può rischiare di buttare alle ortiche una bella annata. La discontinuità di Lucca lo sta penalizzando"

di Alessio Galetti

L'ex attaccante dell'Udinese Antonio Floro Flores ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Messaggero Veneto, nel corso della quale ha avuto modo di esprimere il suo pensiero su Lorenzo Lucca, che con grande probabilità sarà uno dei nomi più caldi della prossima sessione di mercato. 

L’Udinese si presenterà a Torino con un solo gol all’attivo nelle ultime quattro giornate.
“Qui non è questione di attacco, ma di motivazioni, e anche di capire che è da stupidi rischiare di buttare alle ortiche un’annata fin qui molto bella. L’Udinese è stata compatta, anche da fuori si è percepito che c’è un bel gruppo, ma ora bisogna trovare il modo di rialzarsi, anche perchè rilassarsi troppo porta poi a mettere in discussione le proprie qualità”.

Dove sta mancando Thauvin?
“È il giocatore fondamentale che dà le sicurezze a tutti, basti vedere come si fa dare la palla. La squadra si appoggia su di lui e la fa girare, ma al di là dell’aspetto tecnico noto che sta mancando proprio il suo effetto chioccia sulla squadra”.

Il calo di Lucca dipende proprio dall’assenza del francese?
“Sicuramente influisce, ma mi permetto una serie di considerazioni partendo dalla discontinuità che lo sta penalizzando. Se vuole fare il salto di qualità Lucca deve eliminare i troppi alti e bassi, e deve esserne consapevole”.

Questione di carattere?
“Non lo conosco e non posso dirlo, ma credo che abbia subito la situazione dopo il rigore di Lecce. Nella partita successiva col Parma prese il pallone e lo diede a Thauvin per calciare il rigore e credo che quel gesto lo abbia un po’ declassato agli occhi dei compagni. Poi è giovane, e quindi ci sta, ma può avere perso un po’ di fiducia, acuita poi dalla mancanza del gol”.

Quale consiglio darebbe a Lucca?
“Di essere più spensierato e di tornare a segnar presto perchè ci si ricorda delle ultime dieci partite. Si può correre quanto si vuole per aiutare la squadra, ma alla fine contano i gol, specie nei grandi club”.

Lecito aspettarsi qualche segnale per il futuro anche da Iker Bravo?
“Deve crescere, ma ha la consapevolezza di chi sa di essere forte e vuole dimostrarlo volendo palla sui piedi. È un buon giocatore, sa come giocare a calcio e può dare l’alternativa in certe situazioni, ma non lo vedo attaccante esterno. Nel 3-5-2 potrà fare la prima e anche la seconda punta, ma bisogna aspettare un attimo per vederlo più maturo”.

Che partita si aspetta contro il Torino?
“Sono due squadre con lo stesso stile che alternando grandi partite a qualche magra figura”.


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