L'ex Udinese Calori: "Sarei curioso di vedere Thauvin alle spalle di Davis e Lucca"
In una lunga intervista rilasciata al Messaggero Veneto, l'ex Udinese Alessandro Calori ha parlato della squadra bianconera, raccontando la sua visione sulla stagione in corso e sulle ambizioni del gruppo di Runjaic, soffermandosi su diversi argomenti. "Ci sono ancora tutti i mezzi per arrivare ai 50 punti - racconta - L'importante è riprendere slancio perchè con il Verona è stata una sconfitta episodica e in parte condizionata dall'assenza di Thauvin. Speriamo che il francese recuperi durante questa sosta perchè in questa stagione Florian si è ritrovato. Con il Verona è mancata la sua fantasia".
Sulla prossima sfida contro l'Inter: "Al di là del recupero di Thauvin, l’Udinese sa dare fastidio a tutti, specie alle grandi, anche per la sua fisicità. È un fattore che potrebbe aumentare col recupero di Davis, che apre anche a diverse soluzioni tattiche, anche se tutto passa dalla condizione atletica degli attaccanti. Sarei curioso di vedere un’evoluzione con Davis e Lucca punte e con Thauvin alle loro spalle. Poi ovviamente spetta al mister fare l’alchimista, ma con tre attaccanti così là davanti sarebbe tanta roba. Questa è una squadra tosta e coesa che dietro ha trovato la quadra anche grazie al lavoro dell'allenatore. Giocare a 4 o a 3 dipende dalle caratteristiche dei giocatori".
Sulla difesa bianconera: "Solet si è preso la scena, ma la quadra è stata trovata perché si compensa molto bene con Bijol. Sono due giocatori di spessore che sanno coesistere. Bijol è affidabile e concreto, Solet è davvero forte, di un livello importante con caratteristiche da top club. I due sono quindi in sintonia, mentre Kristensen è quello che soffre di più, non essendo un terzino di spinta. A sinistra l’esterno mancino fa il suo compito, specie Kamara".
Infine, sulle voci di mercato legate a Bijol e Solet, Calori ammette: "Sarebbe un bel problema perderli entrambi, ma fasciarsi la testa pensando alle cessioni è sempre sconveniente, specialmente adesso che la squadra può superare i cinquanta punti. Ci sarà tempo e modo, e poi bisogna ricordare che il mercato è sempre imprevedibile nei suoi risvolti in cui bisogna coniugare gli interessi di società e calciatori".