L'ex Heurtaux a TV12: "Sul secondo gol del Milan c'era fallo: quando sei l'Udinese gli arbitri non fischiano"
Nel corso di "Udinese Tonight", trasmissione andata in onda su TV12, è intervenuto Thomas Heurtaux, ex difensore dell'Udinese. Il francese, che con la maglia dei friulani ha disputato oltre cento partite, ha rilasciato delle dichiarazioni a riguardo della stagione che sta facendo la squadra di Runjaic, con particolare attenzione all'ultima gara casalinga contro il Milan:
“Rimango abbastanza positivo, contro il Milan i primi due gol nascono da episodi: nel primo Lucca si è fermato e nel secondo prima del calcio d’angolo forse c’era un fallo. Nel secondo tempo il Milan ha fatto male in campo aperto. Il Milan, seppur non sta facendo una buona stagione, rimane una squadra fortissima. Nel secondo tempo ho visto una bella Udinese, che sta facendo un bel campionato di valore. È importante continuare per dare ancora più valore a quello che hanno fatto. Sul secondo gol del Milan i difensori potevano fare meglio, se non protesti gli arbitri non ti fischiano fallo. Noi siamo l’Udinese, in senso buono e in senso cattivo, gli arbitri non ci aiutano: quando sei l’Udinese certe cose non ti vengono fischiate. Ci sono episodi contro squadre più grandi nei quali non veniamo tutelati, dovremo essere più sporchi. Sul possibile rigore di Lucca la palla la prende prima Gabbia e penso che questa sia stata l’interpretazione. Si stava meglio senza VAR, o viene utilizzato bene o è meglio non utilizzarlo. Avere un portiere che ti dà sicurezza aiuta tantissimo. Adesso un portiere deve saper fare tante cose, Okoye è un portiere di personalità e di spessore. Sono molto grato alla famiglia Pozzo e all’Udinese, è stato un bel percorso. Mi sono formato come uomo, ho conosciuto mia moglie a Udine ed è sempre bello tornare: la vita passa e ho sempre piacere a tornare qua. La mia carriera poteva andare meglio, ma poteva anche non esistere, ho conosciuto tanti amici nello spogliatoio, sono stato fortunato di aver vissuto in Italia, che adesso è il mio Paese, al quale sono molto legato. All’Udinese è stato tutto più bello, dove tutto veniva amplificato in maniera positiva. L’unico rimpianto è che ci sono stati tanti movimenti, tanti allenatori, che non ha portato a grandi risultati. Quando sono arrivato all’Udinese era una squadra in costruzione, di passaggio: io giocavo in Ligue 1 e l’Udinese è venuta a cercarmi. Dalla Francia all’Italia è stato un passaggio complicato, in Italia è difficile, c’è più tattico e c’è più pressione: qua è proprio un lavoro, i primi anni sono stati duri. Per ora allenare non è la mia priorità, oggi ho la fortuna di avere tanto tempo libero, posso passare tanto tempo con mio figlio. Ho sempre preferito la difesa a quattro, ma l’Udinese ha fatto la storia a tre, come con Guidolin”.