Il caso degli ex Thauvin e Sanchez: due addii diversi, con il presente che gli sorride
Le due cessioni di Florian Thauvin e Alexis Sanchez sono stati due temi che hanno fatto suscitare sentimenti contrastanti all'interno del popolo bianconero. Due addii che sono stati caratterizzati da due vicende completamente differenti, ma ora c'è un comun denominatore che li lega: entrambi stanno facendo la differenza nei loro rispettivi club.
Partiamo dall'ex numero 10 dei friulani, che questa estate ha deciso di cogliere l'opportunità, tanto voluta e attesa, di ritornare in patria con la maglia del Lens, che gli ha affidato lo stesso numero di maglia avuto in Friuli. Nonostante il classe 1993 abbia faticato a integrarsi all'interno del mondo Udinese, l'ultimo anno è stato caratterizzato da un rendimento di altissimo livello. Dall'arrivo di Runjaic, Thauvin ha avuto un ruolo centrale sia dal punto di vista tecnico che di leadership, tanto che gli era stata affidata la fascia da capitano. Un'annata che gli ha permesso di capire che avrebbe potuto competere in un palcoscenico più ambizioso rispetto a quello di Udine, tanto che la scelta di tornare in Francia sta dando i suoi frutti. Due le reti messe a segno con la maglia del Lens in questo inizio di stagione, e delle prestazioni che gli hanno permesso di tornare nuovamente nella lista dei convocati della sua Nazionale. Vestire la maglia della Francia è sempre stato un obiettivo dell'ex giocatore bianconero, che dopo più di sei anni avrà l'occasione di mettere in mostra le sue qualità di fronte al ct Deschamps. Ma Thauvin guarda oltre, il Mondiale del 2026 potrebbe essere l'ultima grande manifestazione internazionale alla quale potrebbe partecipare, motivo per il quale farà il possibile per strappare una convocazione che avrebbe il sapore di vittoria.
Discorso completamente diverso per il cileno, che ha lasciato il Friuli nelle ultime ore del mercato per approdare nuovamente in Spagna, questa volta sponda Siviglia. La seconda esperienza di Sanchez in bianconero non ha rispettato le aspettative, sia a causa di qualche problema fisico di troppo accusato dal giocatore che da alcune scelte rivedibili di Runjaic. Al momento dell'addio, il classe 1988 ha dichiarato di essere stato bene fisicamente anche nell'ultima parte di stagione e il rendimento in Andalusia gli sta dando ragione. Nelle cinque presenze collezionate, di cui solo due da titolare, il cileno ha messo a referto due gol e un assist, prendendosi in mano le chiavi dell'attacco della formazione di Almeyda, che attualmente si trova al sesto posto in classifica. C'è molto amaro in bocca per una gestione che sarebbe potuta essere stata migliore, soprattutto se si pensa al fatto che i bianconeri siano privi di quel fantasista in grado di tirare fuori la giocata decisiva da un momento all'altro.
Nella speranza che Zaniolo, pur essendo un giocatore totalmente diverso dai due ex bianconeri, riesca a incidere e ad assumersi le responsabilità di un numero 10, i rendimenti di Thauvin e Sanchez, soprattutto, nei loro attuali club, siano da lezione per il futuro.