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Gotti: "Ritorno all'Udinese? Mai dire mai. Cioffi sbagliò i modi nel sostituirmi"

di Stefania Demasi

Due anni e un mese. Questo il periodo di tempo in cui Gotti ha ricoperto il ruolo di allenatore all'Udinese. Sabato, per la prima volta dopo il 28 novembre 2021, il tecnico tornerà a Udine e questa volta lo farà da avversario. In un intervista al Messaggero Veneto, Luca Gotti è tornato a parlare di Udine e dell'Udinese. 

Pensando a Udine, il tecnico ricorda con piacere le persone e la città: "Un posto in cui ho vissuto bene e dove mi piace sempre tornare. Una delle poche città dove si può fare un lavoro come il mio e continuare a vivere normalmente in mezzo a molta gente di grande qualità". 

Riguardo alla sua esperienza all'Udinese, ha parlato così: "Nel tempo avevo già rifiutato tre occasioni, Reggina, Brescia e Parma, per motivi diversi, di allenare in serie A. Con l'Udinese sono accadute cose che hanno modificato il corso degli eventi, lo sapete bene: quando fu mandato via Tudor offrì la mia disponibilità per una breve parentesi che poi si è rivelata molto più lunga. A Gianpaolo e Gino Pozzo sono comunque grato". 

Per quanto riguarda i rimpianti, Gotti non ne ha: "Ho dato tutto quello che potevo impegnandomi al massimo. La squadra della mia ultima stagione era potenzialmente la migliore, si trattava solo di trovare la quadra. Chi è arrivato dopo di me ha comunque fatto bene". 

Chi è arrivato dopo di lui è Gabriele Cioffi. Gotti ha parlato anche di lui, in particolare del loro rapporto da quando è gli subentrato in panchina: "Gabriele non ha sbagliato ad accettare a sostituirmi, ha sbagliato i modi. I modi sono importanti e lo sa anche lui". 

All'ipotesi di un suo ritorno a Udine o di una eventuale chiamata dal Watford in futuro il tecnico del Lecce ha risposto con un mai dire mai. 


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