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Destini diversi per Brkic e Gabriel Silva al Carpi

di Stefano Pontoni

È una squadra che deve trovare la quadratura per calcare il palcoscenico della Serie A. E, per questo, è soggetta più che altre a cambiare molto. Uno è Zeljko Brkic, arrivato con i galloni da titolare e già ai margini dopo sette gare. Dall'Udinese, come Gabriel Silva, terzino fluidificante che a destra fa il bello e il cattivo tempo. Già due assist, generalmente una buona media voti (vicino alla sufficienza, e per un difensore della peggior retroguardia di Serie A non è propriamente semplice) e anche una buona dose di onestà. Perché, dopo un infortunio che lo ha tolto dai titolari per gran parte della scorsa stagione, il brasiliano vorrebbe ritrovare quella continuità - di prestazioni - adatta per giocare in un club di medio alto cabotaggio. Certamente, per minutaggio, potrebbe pure meritarselo. Ora manca solamente il gol, perché quello con il Torino - pur se di sua paternità - è stato poi assegnato come autorete di Padelli.


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