.

De Sanctis Re di Francia: una carriera sbocciata ad Udine

di Federico Mariani

In questi giorni è festa grande nel Principato di Monaco. Niente a che vedere con la famiglia reale stavolta, no. Bisogna applaudire altri sovrani. Il Monaco di Jardim è campione di Francia per l’ottava volta nella sua storia, interrompendo un digiuno lungo 17 anni. Tra la nobiltà francese, c’è spazio anche per un pirata. Già, c’è anche Morgan De Sanctis, storico portiere dell’Udinese di Luciano Spalletti. Pur essendo il vice di Subasic, ha avuto modo di ritagliarsi un piccolo spazio, facendosi sempre trovare pronto quando necessario. Una bella soddisfazione per il quarantenne abruzzese.

Viene da chiedersi come si sarebbe sviluppata la carriera del “Pirata” senza il periodo friulano, ma, allo stesso tempo, bisognerebbe pensare al contributo fornito dall’estremo difensore alle imprese bianconere in Italia ed in Europa. È anche grazie alle sue prese sicure ed affidabili se i tifosi bianconeri hanno potuto festeggiare la conquista dell’Intertoto 2001. È grazie ai suoi riflessi se i supporters si sono potuti godere diverse trasferte continentali. Tra il 1999 ed il 2007, il carisma ed il talento di De Sanctis hanno garantito ai vari tecnici succedutisi sulla panchina dell’Udinese di poter contare su un punto di riferimento solido ed affidabile. Uno che nel bene e nel male ci ha sempre messo tutto sé stesso.

C’è chi lo criticherà, ricordando il burrascoso addio ad Udine; ognuno avrà la sua opinione. Tuttavia, è giusto sottolineare che De Sanctis è sempre stato genuino e spontaneo, mai banale o scontato nelle sue dichiarazioni e nel suo modo di intendere e vivere il calcio. Prendere o lasciare, si può amare o detestare, ma non lascerà mai indifferenti. Questo è il Pirata, uno dei nuovi campioni di Francia.
 


Altre notizie