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Cioffi in estate ha puntato sul cavallo sbagliato

di Redazione TuttoUdinese

Gabriele Cioffi oggi come Eusebio Di Francesco un anno fa. L'Hellas Verona ha deciso di cambiare allenatore prima che sia troppo tardi. Lo scorso anno il patron Setti invertì la rotta ancora prima, dopo sole tre giornate. La decisione di puntare sul tecnico abruzzese per sostituire Ivan Juric fu subito rinnegata per dar spazio già a settembre a Igor Tudor, che di Juric ne ha seguito orme e risultati. Fu quello il cambio della svolta, perché l'Hellas tornò subito sui livelli delle stagioni precedenti e Tudor - grazie a quella stagione - si guadagnò la chiamata dell'Olympique Marsiglia.
Ora Maurizio Setti ha deciso di aspettare un po' di più. Innanzitutto perché questa squadra non è la stessa dello scorso anno: ha venduto tanto, forse troppo. Soprattutto, non sembra aver sostituito adeguatamente quei giocatori come Caprari, Barak o Simeone che hanno rappresentato l'anima dei successi della scorsa stagione. Poi perché probabilmente non c'è un Tudor pronto, ovvero un allenatore che mette d'accordo tutti al 100%, ma un casting in piena fase di svolgimento. 

A pagare in tutto questo è l'allenatore. Terzultimo in classifica con cinque punti conquistati in 9 gare, Cioffi paga gli scarsi risultati ma non solo. Paga il non aver capito in che progetto si sarebbe impelagato, il non aver compreso che la società questa estate voleva ripartire da zero: tutti sul mercato, in tanti andati via. Ma non solo: paga il non aver mai veramente attecchito radici all'interno dello spogliatoio e il non aver avuto adeguata protezione da parte della società. Non a caso, i primi rumors su un suo allontanamento sono circolati ancor prima dell'inizio della stagione.
Un anno fa ebbe il merito e la fortuna di ritrovarsi da vice Gotti a protagonista della rinascita Udinese nel giro di qualche settimana. Risollevò le sorti di una squadra che aveva basi per far bene come oggi sta facendo: il finale fu di quelli importanti e la famiglia Pozzo era pronta a rinnovargli il contratto. Cioffi disse no, perché l'Hellas orfana di Tudor mise sul piatto un biennale a cifre più importanti e perché Verona - vista anche la classifica finale - sembrò la scelta giusta per fare il passo in avanti. I fatti dicono che non era così. Anzi: oggi, dopo 9 giornate, l'Udinese vola con Sottil alla guida ed è terza in classifica. Mentre Cioffi sarà costretto a ripartire da zero. O quasi...


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