Basta: "L'Udinese non può lottare solo per la salvezza, spero possa tornare in alto. Il rigore contro il Braga il mio unico rimpianto dell'avventura in bianconero"
Dusan Basta, ex terzino dell'Udinese, ora agente sportivo, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
Sulla sua Udinese: "Nel 2009-10 Marino avrebbe voluto mandarmi in prestito, ma gli dissi di no. Alla quinta giornata, contro il Milan, si fanno male Isla e Zapata ed entro io. Non uscirò più. Nel 2011, dopo un anno e mezzo fermo, faccio un ritiro a cento all’ora, ma mi faccio male prima del preliminare di Champions contro l’Arsenal. Ero arrabbiato, ma giocai titolare segnando dopo due minuti. Vuole la verità? Piansi come un bambino".
Sull'Udinese di oggi: "Mi dispiace che la squadra non riesca più a far bene, perché è una società da Champions. Non può lottare per la salvezza, dai. Gotti mi piace, spero possa riportare la squadra in alto, ma noi eravamo diversi. Il mercato offriva sempre qualcosa: nel 2011 andò via Sanchez ma arrivammo terzi con Pereyra e Muriel. In estate è tornato il Tucu, gran talento, per domani punto su di lui. Mi piace anche Musso, ma come Handanovic c’è n’è uno solo. Scuffet? Ricordo il suo esordio in un Bologna-Udinese 0-2, parò ogni cosa. Poi non so cosa sia successo. Non è diventato il nuovo Buffon, ma è un ragazzo d’oro e un buon portiere".
Sul suo rimpianto più grande, il maledetto rigore a cucchiaio di Maicosuel contro il Braga: "Voleva diventare un eroe con un colpo solo, ma fece solo una figuraccia e passò il Braga. Se quel cucchiaio l’avesse fatto un fenomeno come Di Natale ok, lui no. Anche se la verità, purtroppo, è un’altra…Avrei dovuto tirare quel rigore, dopo 8 anni resta l’unico rimpianto. O io o Danilo, ce lo disse anche Guidolin. Doveva calciarlo uno che si era guadagnato la Champions, come Domizzi, Pinzi e Di Natale. Maicosuel si era allenato tre volte e andò sul dischetto. Un errore".