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Amoroso: "Per chi va dal dischetto l'allenamento conta molto e dà sicurezza: solo così il vero rigorista può tirare sereno"

di Emanuele Calligaris
Fonte: Messaggero Veneto

Márcio Amoroso, opinionista TV per ESPN Brasil ed ex giocatore dell'Udinese (1996-1999), ha rilasciato delle dichiarazioni sul travagliato rapporto, in questa stagione, tra l'Udinese e i tiri dal dischetto.

Pare di capire che la ricetta dell'applicazione quotidiana sul campo valga anche per i rigoristi dell'Udinese...
"E' vero, in generale credo che oggi chi si assume la responsabilità di andare sul dischetto debba allenarsi bene, perché sappiamo che i portieri sono migliorati tantissimo nella lettura dei tiri dagli undici metri. In quest'ottica allenarsi conta molto, dà sicurezza".

Entriamo nei dettagli dell'Amoroso rigorista: con il Borussia Dortmund era una macchina, infallibile.
"Io ho conquistato il posto perché mi allenavo tantissimo anche per quelle situazioni. Ma devo dire che durante la mia carriera ho sbagliato anche, in particolare ricordo degli errori con la maglia dell'Udinese, però devo dire che anche in quelle occasioni ho sempre sentito che i compagni si fidavano di me e questo è un messaggio che voglio mandare all'Udinese di adesso".

Insomma, De Paul deve ritornare a calciarli, nonostante gli errori. Amoroso è per le gerarchie fisse? L'ultima volta il numero 10 è stato scalzato da Teodorczyk.
"I rigoristi devono sentire la partita. Perché un rigore può arrivare all'inizio o alla fine, e chi si prende quella responsabilità deve avere coscienza di come sta in quel preciso momento, sia fisicamente, sia mentalmente. A quel punto, dopo aver valutato tutto questo nel giro di pochi attimi, il vero rigorista può tirare sereno: si è allenato, ha il rispetto di tutta la squadra e gli errori delle giornate precedenti non contano. Lo dico anche a De Paul che adesso può avere addosso un po' di pressione".

Quei rigori sbagliati dal numero 10 contro Empoli e Torino pesano: sono almeno due punti in meno nella corsa salvezza...
"I rigori sprecati alla fine possono pesare, ma succede per tutti i punti persi, anche per altre leggerezze. Ecco perché d'ora in poi chi avrà l'opportunità di far guadagnare all'Udinese tre punti dal dischetto dovrà essere concentrato al mille per cento".


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