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Primavera, Mattiussi dà il suo addio all'Udinese: "Lascio a malincuore. Penso di aver dato qualcosa"

di Stefano Pontoni

Dopo undici anni passati in bianconero, Luca Mattiussi dice addio all'Udinese. Non sarà più lui infatti l'allenatore della Primavera. Un divorzio ormai da tempo annunciato che il tecnico ha così commentato ai microfoni di Telefriuli: "A malincuore lascio l'Udinese dopo tantissimo tempo. Per me era ormai una famiglia. Nel calcio accade. Io mi ritengo già fortunato e privilegiato di aver fatto 11 anni qui. Mi ritengo fortunato perchè ho potuto fare il lavoro dalla base, dalle squadre giovanili fino ad arrivare alla Primavera. Penso di essere cresciuto, di aver dato qualcosa ma anche di aver imparato molto all'Udinese.

Il momento più bello? La cose più belle che ti lascia il settore giovanile è la crescita dei giocatori. Il gruppo che negli anni è rimasto più legato è però quello del '95, che è forse quello che dal punto di vista sportivo è quello che ha fatto qualcosa di importante, perchè aveva eliminato il Milan di Inzaghi ai play off. Era un grandissimo gruppo che era partito a fari spenti ma che poi ha fatto qualcosa di importante. In quel gruppo c'erano anche Meret e Pontisso, due '97 sotto età; c'era Berra, oggi a Vercelli; Codromaz, altro friulano; Rovini, giocatore di grandissime qualità che ha fatto bene a Pistoia quest'anno".

Il talanto più grande? Ho visto molti giocatori tra questi Zielinski: si capiva che rispetto agli altri era di un altro pianeta. Calciava le punizioni con entrambi i piedi con la stessa precisione. E Meret e Scuffet, ma anche Douglas, terzino brasiliano che due anni fa ha vinto l'oro olimpico con Neymar".


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