.

Giovanili Udinese, parla il responsabile Trevisan: "Nell'U17 ci sono giocatori futuribili in ottica prima squadra. Sulla Primavera..."

di Alessio Galetti

Il responsabile del settore giovanile dell'Udinese Angelo Trevisan è stato ospite al programma The Factory di Media 24 e ha rilasciato alcune dichiarazioni su tutte le formazioni giovanili bianconere: dalla stagione negativa della Primavera fino all'Under 17, che è tra le migliori otto d'Italia e nel mese di giugno si giocherà l'accesso alle final four con la doppia sfida contro la Roma. Trevisan, però, è intervenuto anche a riguardo dell'Under 16 e dell'Under 15, facendo una sorta di bilancio stagionale. 

Sulla Primavera: “Noi eravamo consci di quello a cui andavamo incontro già da inizio stagione, ma non credevo avremmo fatto tutta questa fatica. Nel girone di ritorno abbiamo poi deciso di far giocare i più giovani e quindi è stato ancora più difficile, ma abbiamo iniziato a costruire per il futuro. Abbiamo schierato ragazzi del 2007 e del 2008, trovandoci di fronte 2005 e 2006. Da quando il campionato ha questo format siamo stati quattro stagioni in Primavera 1 e tre in Primavera 2, solo una volta non siamo risaliti subito. Ovviamente si gioca per vincere, ma non è l’obiettivo primario. L’obiettivo primario è far giocare in Primavera ragazzi come Marello, che è un 2008, far stare stabilmente in prima squadra Palma, un altro 2008, far crescere i giocatori. Non abbiamo ancora firmato nulla, ma avremo un campo di gioco fisso vicinissimo a Udine. Quest’anno è stato travagliato, con Lignano come sede principale e con tanti giri per la Regione. Per noi era importante cercare un nuovo campo vicino alla nostra casa e crediamo di averlo trovato”.

Sull'Under 17: "Siamo ai quarti di finale del campionato, che giocheremo contro la Roma l’8 e il 12 giugno. La nostra Under 17 è una squadra importante, con diversi elementi futuribili anche in ottica prima squadra dell’Udinese, quindi sarà arduo comporre la rosa, perché da due squadre ne dovremo fare una sola. È una bella soddisfazione. Faccio i complimenti al mister e a tutto lo staff, è un gruppo coeso, che gioca divertendosi e si vede. È così che arrivano i risultati. Adesso arriva il bello – l’Udinese era addirittura dal 2009 o dal 2010 che non arrivava così avanti, quando facemmo le finali nazionali con i Giovanissimi del compianto Luca Mattiussi – e l’appetito vien mangiando: adesso avremo la sfida andata e ritorno contro la Roma, poi il 22-23 giugno ci saranno le finali, speriamo di arrivarci. Pirrò, certo, ma soprattutto il play Luigi Caputo, che si è rotto i legamenti. Invece, una grande soddisfazione ce l’ha data De Paoli – aggiunge Trevisan – che sta giocando l’Europeo in Albania con l’Italia. È una grossa soddisfazione per il ragazzo e per la società”.

Sull'Under 16: “Se parliamo di risultati abbiamo fatto bene, siamo rimasti in zona play-off per tutta la stagione, poi abbiamo perso una partita importante in una giornata sfortunata. Quello che più mi interessa, però, è che anche qui ci sono quattro o cinque giocatori importanti che già il prossimo anno potrebbero giocare nella categoria superiore e che possono essere interessanti per il futuro. Già contro la Fiorentina mi auguro di vederne uno in campo, magari dal primo minuto. Sarebbe un sogno”.

Sull'Under 15: "Questa è una squadra che avremo in toto per un altro anno. È una rosa che ha subito una ricostruzione, avevamo nove elementi nuovi e abbiamo fatto un po’ di fatica ad amalgamare il tutto. Già a fine anno si sono visti dei miglioramenti e sono sicuro che il prossimo anno faremo un ottimo campionato. Anche qui ci sono giocatori interessanti in ottica futura. Sono ragazzi di 14-15 anni, che vivono uno dei momenti più importanti delle loro vite, possono attraversare grandi cambiamenti. Poi gli Under 15 sono al primo anno di superiori e per noi la scuola è molto importante, abbiamo dei tutor molto vigili sul rendimento scolastico dei ragazzi. Non so se i nostri ragazzi diventeranno calciatori, ma so che quelli che passano per l’Udinese saranno delle brave persone e affronteranno bene la vita, grazie alle basi che gli diamo noi. L’educazione è sempre la prima cosa”.


Altre notizie