D'Incà: "Mi ispiro a David Silva... Battocchio un esempio"
A tu per tu con Ruben D'Inca', trequartista dell'Udinese Primavera, uno degli elementi più esperti della squadra. Il giocatore, nella versione "giovanili" della rubrica di Udinese Channel si è raccontato all'emittente dedicata all'Udinese.
Classe 1994, stai trovando meno spazio del previsto ma hai giocato l'ultima da titolare contro il Sassuolo: "Sto abbastanza bene, sono contento che il Mister mi abbia dato questa occasione di giocare. Potevo fare meglio ma sono felice"
Hai qualche colpa sul fatto che stai giocando poco? "Mi assumo le responsabilità, potevo allenarmi meglio ed avere un comportamento migliore. Spero nel finale di stagione di aiutare i miei compagni"
Argomento mercato, è vero che potevi andare via a gennaio? "Potevo andare via ma sono felice di essere rimasto qui. Sto bene coi miei compagni anche se a fine anno dovremo per forza separarci"
Il campionato della primavera: girone d'andata difficile, poi dal 2013 bene, l'Udinese è una delle squadre più in forma: "Abbiamo cambiato mentalità, entriamo in campo cattivi e otteniamo risultati. Vogliamo lavorare bene durante la settimana e poi dare il massimo in campo"
Anche se non sei un attaccante puro, ti manca un pochino il gol? "Mi dispiace non segnare molto ma l'importante è che la squadra dia tutto in campo e riesca a vincere"
Andiamo al tuo passato. Raccontaci dell'inizio: "Ho giocato 5 anni nel Conegliano, mi sono trovato bene, era un settore giovanile importante. Poi due anni a Treviso dove ho fatto i giovanissimi regionali, sono cresciuto abbastanza come giocatore"
In che ruolo giocavi all'inizio? Ti ricordi il primo allenatore? "Nel Conegliano il primo allenatore è stato Walter Ragni, ero esterno sinistro nel 4-3-3. Sono molto grato a lui"
Poi sei arrivato all'Udinese. Casualità o c'è una persona che vuoi ringraziare? "Devo ringraziare Angelo Trevisan che seguiva i tornei e mi ha portato qua"
Il tuo primo allenatore qui è un nome importante... "Sì, è anche l'attuale, Luca Mattiussi. Il primo anno è difficile ambientarsi, serve un allenatore buono per farlo bene. Tra i compagni ho trovato Baldassin che conoscevo dal Conegliano, poi Marsura. Corrado, Piscopo, noi 94 siamo molto uniti"
Final eight coi giovanissimi nazionali, nella stagione 2008-2009. Le impressioni di quell'anno: "Eravamo una squadra unita, ci impegnavamo al massimo, lottavamo. Abbiamo battuto in casa la Roma per 2-0, loro erano super-favoriti. Nella final eight abbiamo trovato Inter, Lazio e Milan. Meritavamo qualcosa in più, abbiamo perso sempre con un gol di scarto: con l'Inter ci ha steso un gran gol di Garritano, con la Lazio un autogol"
C'è qualche giocatore tra quelli che hai incontrato che secondo te sfonderà nel futuro? "Sono rimasto molto impressionato da Bessa dell'Inter. Poi Verre e Garritano, sono giocatori già pronti, infatti hanno già esordito"
Passiamo agli allievi nazionali, mister Daniel, lo stesso di quest'anno. In quell'anno una grande crescita per te da esterno sinistro d'attacco: "Anche quell'anno è stato molto importante per me, Daniel è stato un grande allenatore, ci ha insegnato veramente a giocare a calcio. Sono stato molto soddisfatto di quell'anno"
E' stato più importante il primo anno degli allievi in cui hai avuto una crescita esponenziale o la seconda con Walem che hai chiuso con 9 gol? "Sono migliorato molto nel primo anno ma il secondo è stato migliore, eravamo coi pari età, era più semplice anche fisicamente. Siamo arrivati secondi in campionato"
Che rapporto avevi con l'allenatore belga che adesso allena l'Under21 Belga? "Grande allenatore che ci ha fatto crescere tanto anche come persone"
Sotto il profilo dei risultati, so che la partita contro il Parma era particolare. Grande pioggia... "Campo impraticabile, all'andata potevamo fare meglio"
Primo anno di biennio nella primavera, sempre con Walem. 5 gol in 18 partite: "Sì, all'inizio dell'anno non pensavo che avrei avuto così tanto spazio, ho fatto dei bei mesi"
Primo gol contro il Padova, 3-2 decisivo alla terza giornata: "E' stato molto emozionante, ero molto contento. Eravamo sotto di 2-0 e abbiamo deciso di ribaltare tutto, è stata una partita speciale"
In quella partita, il secondo gol fu segnato da Battocchio, un elemento che dalla primavera è finito al Watford. Può essere un modello? "Ci dava una grande mano, era un grande giocatore e un ragazzo umile"
Altro ricordo, a Varese. Abbiamo perso per un rigore inqualificabile ma tu ti sei messo in evidenza con un tiro all'incrocio notevole. C'era l'evidenza che le cose sarebbero migliorate da lì in poi? "Sì, abbiamo perso ma non lo meritavamo. Mi è dispiaciuto per quell'incrocio, poi mi sono mangiato un gol incredibile. In ogni caso avevamo capito che eravamo nella direzione giusta"
Passiamo a Mattiussi, importante per te perché è stato il primo allenatore e perché ti sta allenando nell'ultimo anno di primavera. Che rapporto hai con lui? "Oltre ad essere un grande allenatore è una grande persona, quando vede un problema è sempre disponibile ad ascoltarti, se qualcosa non va puoi confrontarti con lui"
Spaziamo un po' tra le curiosità. Tu hai una simpatia bianconera. Qualche giocatore che ti piace particolarmente? "Oezil e David Silva"
Musica e piatto preferiti? "Pop e rap americano. Cucina, pizza..."
(Non mente, come sottofondo per la sua intervista ha scelto "Niggas in Paris")
Nel tempo libero, sei uno da xbox o ti piace uscire? "Esco con gli amici, con la morosa. Sto a casa poche volte"
Il migliore amico? "Marsura... stiamo assieme 24 ore su 24, è come un fratello"
Cosa ti aspetti nelle ultime partite? "Abbiamo le partite più difficili, dobbiamo metterci l'anima in ogni partita. Siamo più convinti delle nostre capacità, possiamo ottenere dei buoni risultati anche contro le più forti"
Ultima domanda: cosa ti aspetti dal tuo futuro? "Mi allenerò al 100%, cercherò di aiutare la squadra e per il futuro si vedrà"