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Berra: "Udinese e azzurro: un sogno! Guidolin è un grande, e su Totò..."

di Simone Zompicchiatti
Fonte: goaltwins.wordpress.com

La nuova politica relativa al settore giovanile voluta dall'Udinese ha visto negli ultimi anni numerosi friulani entrare a far parte della Primavera bianconera. Uno di questi è Filippo Berra, difensore classe '95 di Cividale del Friuli, che, dopo aver mosso i primi passi da calciatore nel Moimacco, si è trasferito nella più blasonata società friulana. Il talentuoso terzino bianconero, oltre ad essere un titolare fisso nell'undici di mister Mattiussi, ha da poco risposto alla prima chiamata in Nazionale. Filippo ha parlato della sua esperienza nell'Under-19 e di diversi altri temi durante l'intervista rilasciata in esclusiva a Goaltwins.wordpress.com. Il laterale friulano ha risposto alle domande riguardo al suo approccio con la prima squadra, al rapporto con Guidolin e Di Natale e con due tra le più lucenti promesse della "cantera" friulana Simone Scuffet e Daniel Puto, oltre ad aver rivelato anche il suo sogno da calciatore e l'emozione di affrontare sul campo Alex Del Piero. Di seguito è riportata una parte dell'intervista:

Il campionato Primavera è iniziato e l’ultima vittoria con il Padova sembra aver dimostrato che siete una squadra con grandi prospettive. È un punto d’arrivo?
“La Primavera non è un punto di arrivo, ma una tappa della mia carriera, si tratta di un punto di partenza. In campionato stiamo andando molto bene, abbiamo vinto con Lanciano e Padova e migliorato rispetto all’anno scorso. Speriamo di qualificarci per le finali, sarà difficile, ma la nostra squadra può riuscirci”.

Quale è il giocatore a cui ti ispiri?
“Il mio punto di riferimento è Alaba, terzino classe ‘92 del Bayern Monaco”.

Gudolin e Di Natale sono i due pilastri dell’Udinese. Come è il tuo rapporto con loro?
“Guidolin è un grande allenatore che vive molto le partite, sa insegnare molto bene e sa farsi rispettare dai propri giocatori. Fuori dal rettangolo di gioco è abbastanza silenzioso, ma in campo è in grado di dare consigli giusti al momento giusto. Di Natale, invece, è un buon capitano, sprona sempre i propri compagni e offre importanti consigli. Le magie che fa in campo dicono tutto di lui”.

Sei reduce da un’esperienza in Nazionale (Under-19), come è stato vestire l’azzurro?
“La Nazionale è stata una grandissima emozione, spero di poter essere riconvocato per le qualificazioni agli Europei. Mi sono trovato benissimo con i compagni ed è stata un’esperienza importante. Nelle amichevoli abbiamo affrontato la Bulgaria e l’Olanda. È stata una bella soddisfazione avere la meglio contro “i leoni” (ndr 1-0) e riuscire a tenere testa agli orange, i quali hanno espresso un calcio strepitoso, ma non sono andati oltre l’1-1. Ho avuto la fortuna di poter giocare titolare confrontandomi con una selezione molto organizzata, in grado di mettermi a dura prova. Vestire la maglia della Nazionale è un orgoglio, vorrei continuare a farlo”.

Il sogno nel cassetto e le ambizioni future?
“Il sogno è quello di esordire in prima squadra con la maglia che rappresenta la mia regione, l’Udinese”.


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