Armenakas: "Voglio diventare tra i più forti al mondo. Tifo Arsenal, ma penso solo all'Udinese. Devo essere più concreto"
Panos Armenakas è sicuramente tra i giocatori più promettenti delle giovanili dell'Udinese. Il classe '98, con passaporto australiano e greco, è arrivato in Italia dopo aver giocato per qualche tempo con il Watford. Armenakas è stato inserito tra i giocatori classe '98 più promettenti al mondo, qualcosa che potrebbe mettere pressione a molti, ma non a lui: "Voglio diventare tra i giocatori più forti al mondo: come potrei riuscirci se sentissi già adesso la pressione?", ha dichiarato a MondoPrimavera. "Sono nato in California - ha proseguito Armenaks - "Parlo tre lingue: italiano, greco, inglese. Un paio di mesi dopo che sono nato la mia famiglia si è spostata in Australia, a Sidney. Qui ho vissuto fino a dodici anni, poi sono andato a Londra e ho cominciato a giocare con il Watford. L'Italia? Avevo altre offerte dall’Inghilterra, ma volevo venire qua per migliorare il mio modo di giocare. E' più difficile giocare in Italia, è un calcio più tattico: prima erano tutte sfide uno contro uno, qua se salto un uomo ne ho altri cinque davanti. Tifo Arsenal, la Premier è un sogno come lo è la Serie A o la Liga. Esordire con l'Arsenal o giocare un Mondiale con l'Australia? Tutti e due. Il mio idolo? Ronaldinho. Anche se è un lavoro mi voglio divertire e voglio divertire il pubblico. La Nazionale? Iniziai con la Grecia, in Under 16 vincemmo contro l’Italia di Locatelli, poi però ho iniziato a fare alcuni tornei con l’Australia. Ho vissuto la maggior parte della mia vita in quel posto, ho famiglia e amici laggiù. Mi sento molto australiano. Il Mondiale Under 17 è stata un'esperienza indimenticabile, avevamo un girone difficilissimo ed eravamo molto seguiti. Non me lo scorderò mai. Mio padre è il mio idolo. Da quando ho quattro anni mi porta agli allenamenti. Ha fatto tantissimi sacrifici per me, come mi mamma. Sono venuti in Europa e ora vivono a Londra. Vorrei che tornassero in Australia, perchè quella è casa loro ed è il posto più bello che abbia mai visto. Penso solo all’Udinese, prima squadra e Primavera. Da quando ero piccolo ho sempre giocato a futsal, cinque contro cinque. Giocando a futsal per 6-7 anni impari tante cose diverse, perché lì non hai spazio e non hai tempo: devi trovare nuovi modi per saltare l’uomo. Mattiussi mi dice sempre che devo essere più efficace, più concreto. Sono venuto qua in Italia per diventare un giocatore più completo. Il mio compagno di squadra Djoulou? E’ una brava persona, con lui mi trovo bene, giochiamo insieme alla playstation tutti i giorni, aiuta molto la squadra quando è in difficoltà. Io posso saltare l’uomo e mandarlo in porta, è molto veloce. Il girone di campionato? Non è per niente facile, ma sono ambizioso e voglio vincere il girone, anche se c’è la Juventus. Poi alle Final Eight può succedere di tutto. Voglio migliorare ed essere pronto per la Serie A. Il contratto da professionista con l'Udinese? Non me l’aspettavo, è stato uno dei momenti più importanti della mia vita". Chiusura, infine, sul ruolo: "Non avevo quasi mai giocato esterno come quest’anno, ma preferisco fare il trequartista perchè ho più libertà di movimento".