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Walace, che succede? Da capitano a oggetto misterioso

di Andrea Bigetti

La situazione di Walace sta diventando sempre più un caso. In questo avvio di stagione il brasiliano sta collezionando insufficienze come se fossero figurine, senza il minimo cenno di riuscire ad invertire la rotta. La partita di oggi è la cartina tornasole delle sue prime 7 giornate, caratterizzate da innumerevoli imprecisioni ed errori banali. Dopo alcune stagioni in chiaroscuro, a partite dall'annata 2021/22 Walace è riuscito ad assumere il ruolo di insostituibile, caricandosi sulle spalle l'intero centrocampo, cosa che però non gli sta più riuscendo.

La posizione che ricopre è forse la più importante, un filtro tra difesa e centrocampo che dovrebbe aiutare la squadra a sviluppare una verticalità nell'azione, ma che per ora sta solamente mettendo in difficoltà la costruzione del gioco. Un Walace in versione dottor Jekyll e mister Hyde, che sta mostrando ad ora un lato mai visto: passaggi frettolosi e mal calibrati che difficilmente giungono a destinazione. È al mediano che spetta scandire con precisione il ritmo di gioco, ma se il metronomo non detta il tempo giusto il risultato può essere solo uno, palla lunga e sperare che qualcuno ci arrivi. Sia chiaro, Sottil ha sempre preferito il gioco sulle fasce rispetto a quello centrale, che però rappresentava comunque una valida alternativa per affrontare le squadre con meno densità in mezzo al campo.

I rimedi per raddrizzare la stagione del brasiliano ci sono, principalmente due, o toglierli la titolarità, oppure dargli fiducia fino ad un insperato punto di svolta. Per ora il tecnico bianconero sta optando per la seconda, ma i segnali al centrocampista li sta già lanciando, con la sostituzione non gradita al 63'. Ad alimentare la crisi di Walace è stata la scelta di affidare la fascia di capitano a Pereyra, con il brasiliano che non è riuscito a reggere le responsabilità di tale ruolo, esponendosi poco o nulla a livello mediatico.


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