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Verso Hellas Verona-Udinese: si può ripartire da questa squadra?

di Federico Mariani

Dentro o fuori. La sfida del Bentegodi ha quasi le sembianze di una partitissima nonostante la disastrosa situazione delle squadre coinvolte. L’Hellas Verona è retrocesso aritmeticamente, l’Udinese quasi, almeno guardando all’imbarazzante decadimento delle recenti prestazioni. Poca corsa, tanta confusione ed uno scoramento evidente da parte dei giocatori. Ora come ora, il punto di vantaggio rispetto al Cagliari terz’ultimo in classifica sembra realmente poca cosa, quasi insignificante nonostante il disastroso rullino di marcia dei sardi. Spaventa la scarsa reazione bianconera al cospetto del tentativo di risollevarsi degli isolani, apparentemente condannati da un calendario da incubo. Ecco, gli incroci altrui potrebbero aiutare l’Udinese a salvare la pelle, almeno per quest’anno. Ma veramente possiamo limitarci a tanto? Veramente possiamo sperare anche stavolta di salvaguardarci grazie alla buona sorte? Possiamo mascherare anche stavolta i nostri limiti come la polvere sotto il tappeto?

Oggi, serve più che mai un successo. Non importa se sarà decisivo o meno per la permanenza dei bianconeri in Serie A. No, qui bisogna guardare altri aspetti. C’è da tentare almeno di programmare un minimo il presente e l’immediato futuro. Da Tudor ad ogni interprete, l’interrogativo è sempre lo stesso: si può ricostruire la nuova Udinese prendendo qualcosa da ciascuno di loro? Si salva qualcosa, o meglio qualcuno, da una stagione così negativa ed ancora lontana dall’esprimere un verdetto definitivo? Ecco, anche oggi, al Bentegodi, ci sarà un banco di prova per capire se effettivamente si può iniziare a plasmare la squadra che verrà.

Oltre al terreno di gioco, sguardo anche alla società. I tempi da vacche grasse sono finiti da diverse stagioni e ci può stare il calo. Non è ammissibile vivere ad anni alterni campionati tragici, con retrocessioni evitate più per demeriti altrui che per oggettive capacità dei friulani. Vivacchiare non ha mai portato grandi risultati. È giunto il momento di invertire la rotta. Altrimenti il prossimo capitolo sarà tutt’altro che esaltante.


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