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UEB Cividale: cos'è mancato tatticamente per battere l'Apu Udine nel derby

di Francesco Maras

La UEB Cividale ha cullato per larghi tratti il sogno di battere nuovamente l'APU Udine nel derby friulano. Dopo un inizio di partita troppo brutto per essere vero - con Udine anche sul +12 - coach Pillastrini è riuscito a raddrizzare la partita nei quarti centrali di gara. Il secondo, in cui i gialloblu hanno segnato 27 punti, si è chiuso a sole 3 lunghezze di distanza dai bianconeri: merito anche di un Doron Lamb da 18 punti a metà partita. Il punteggio basso del terzo quarto (12-13) testimonia una gara molto più combattuta di quanto dicano i 10 punti che separano le due squadre a fine partita. Cividale raggiunge il +3, merito anche dell'esplosività di un Ferrari sempre più in ascesa e dell'energia di Dell'Agnello. Lamb non riesce a mantenere il ritmo del primo tempo, segnando solo tre punti negli ultimi 20 minuti, e Redivo trova una serata poco brillante al tiro (3/12 dal campo).  

La gabbia difensiva impostata su Redivo ha spinto Pillastrini ad affidarsi maggiormente all'americano, autore del suo massimo di punti (21) da quando è tornato a Cividale. I ducali hanno provato a vincerla con la fisicità, sovrastando a rimbalzo Udine e andando più volte al tiro libero. Francesco Ferrari ha fatto un lavoro encomiabile limitando Da Ros, costringendo così i bianconeri a trovare soluzioni alternative in attacco. Va sottolineato come la squadra abbia saputo ricompattarsi dopo un avvio negativo, tenendo in bilico la partita fino a metà dell'ultimo quarto. I 12 punti del capitano Eugenio Rota sono stati un contributo importante, unico giocatore in doppia cifra oltre a Lamb. L'assenza di Gabriele Miani, autore di 13 punti e di una tripla di importanza capitale all'andata, si è fatta sentire. 

Cividale ha sofferto un po' troppo la dipendenza da Redivo e un Lamb non ancora inserito perfettamente nei meccanismi. La squadra del presidente Micalich esce da questo derby sconfitta ma conscia delle proprie capacità. Non è più la sorpresa di questo campionato, ma una realtà con la quale chi vuole primeggiare sa di dover fare i conti.


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