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Udinese, Touré: un mese da dimenticare

di Stefano Pontoni

Il momento di Isaak Touré all’Udinese non potrebbe essere più complicato. Il giovane difensore francese, arrivato con grandi aspettative nelle ultime ore di mercato per far fronte alla cessione di Perez, sta attraversando un periodo a dir poco negativo, caratterizzato da errori pesanti che hanno influito direttamente sui risultati della squadra. L’espulsione rimediata contro il Genoa al secondo minuto di gioco è solo l’ultimo episodio di una serie di prestazioni sottotono.

Un mese da incubo. L’andamento recente di Touré racconta di difficoltà crescenti. Venezia-Udinese (30 ottobre): il rosso diretto per lo strattone ad Oristanio è il primo campanello d’allarme. Un intervento rischioso e non necessario, punito esageratamente con l'espulsione che ha lasciato la squadra in inferiorità numerica per tutta la ripresa. Atalanta-Udinese (6 novembre): nella trasferta a Bergamo, il francese è ancora protagonista in negativo: sua l'autorete che ha deciso il match, una deviazione sfortunata in scivolata che ha battuto il portiere Okoye al 60’ permettendo alla Dea di passare in vantaggio. Udinese-Genoa (1 dicembre): un’espulsione record dopo soli due minuti, che ha stravolto completamente i piani di mister Runjaic e compromesso la partita dei friulani.

In un solo mese e cinque partite, Touré ha collezionato due espulsioni e un’autorete, evidenziando un periodo di difficoltà sia a livello tecnico che mentale. Il potenziale c’è, ma serve maturità. Nonostante le recenti prestazioni, è innegabile che Touré possegga qualità importanti. La sua fisicità imponente e le doti atletiche sono state più volte messe in evidenza, e nelle sue prime presenze stagionali aveva dimostrato di poter essere un elemento interessante nella difesa dell’Udinese. Tuttavia, questi episodi negativi sottolineano la necessità di una crescita immediata in aspetti cruciali. Nella gestione dei momenti di gioco: i due rossi diretti sono arrivati in situazioni dove sarebbe servita maggiore lucidità. Nel posizionamento difensivo: l’autogol contro l’Atalanta ha mostrato lacune nel coordinamento con il resto della linea difensiva. Di concentrazione: episodi come quelli di ieri derivano da mancanza di freddezza e lettura nei momenti chiave.

Mister Runjaic e lo staff tecnico avranno il compito di lavorare sul giocatore per ridurre al minimo gli errori e trasformare questo periodo difficile in uno stimolo per migliorare. L'Udinese ha bisogno di una difesa solida e di difensori all’altezza delle aspettative. Il tempo per riscattarsi c’è, ma è fondamentale che Touré cambi marcia già dai prossimi impegni, per evitare che questi episodi segnino in modo irreversibile la sua esperienza in bianconero.


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